Cesano Maderno – «Massimo Ponzoni c’era al momento di prendere decisioni importanti legate a scelte politiche. Mi riferisco al ballottaggio, agli esponenti di giunta del Pdl, agli incontri con i politici in campagna elettorale, per il resto non ha mai partecipato alla vita amministrativa, c’erano i suoi assessori che si presentavano in giunta con le cose già scritte». Così l’ex sindaco, Marina Romanò, spiega dal suo punto di vista qual sarebbe stata su Cesano l’influenza di Massimo Ponzoni, ex assessore regionale ed ex coordinatore provinciale del Pdl, nei due anni in cui lei ha governato una coalizione Pdl- Lega.
«Non ho mai ricevuto minacce da parte sua, voglio essere chiara – afferma – e non ci sono mai state ingerenze importanti, tipo richieste di natura economica o ancora influenze sul Pgt, ma d’altronde noi eravamo ancora all’inizio del Piano di governo del territorio. Prima che il mio mandato terminasse anticipatamente, avevamo concluso gli incontri di quartiere e poi, quali interessi potevano esserci? Ormai Cesano è urbanizzata al 65 per cento, non ci sono più spazi».
Le elezioni – Partiamo però dall’inizio, quando Romanò venne scelta come candidato sindaco e Ponzoni era il coordinatore provinciale Pdl. «In campagna elettorale sinceramente non l’ho visto molte volte, c’erano altri referenti che lavoravano per il Pdl, certo non mancava quando in città arrivava qualche politico importante, come i ministri».
La scelta dei nomi – Poi c’è stato il ballottaggio. Marina Romanò ha vinto ed è stato il momento di scegliere gli assessori e allora sì che Ponzoni è entrato in gioco. «Ho detto no a diversi nomi messi sul piatto – sottolinea Romanò – perché erano i soliti vecchi Dc, diciamo così, che avevano già fatto parte di precedenti amministrazioni, io volevo nomi nuovi. Per la Lega la scelta è stata mia, per il Pdl ha deciso tutto Ponzoni».
I problemi di giunta – La pace però è durata poco: il Pdl ha disertato una seduta di consiglio comunale, sono emerse le fazioni tra ponzoniani, sostenitori dell’ex assessore Alessandro Soliman e gruppi in un certo modo indipendenti da entrambi gli schieramenti. Il caos è entrato in giunta, ci sono stati forti contrasti personali tra il sindaco e alcuni esponenti; alla fine Michele Santoro è stato messo alla porta, ci ha rimesso anche l’assessore Claudio Scolari, è arrivato Alessandro Soliman, sono rimasti Giovanni Spagnuolo e Giuseppe Mazzacuva. Le cose però non sono migliorate, i contrasti sono continuati e due assessori, Spagnuolo e Mazzacuva, hanno spesso disertato la giunta. Persone, rimarchiamo, in nessun modo convolte nell’inchiesta che ha travolto Massimo Ponzoni. «Facevano quello che gli veniva detto – dichiara Romanò – o se si presentavano, avevano il documento già scritto oppure nemmeno partecipavano alla vita amministrativa, come gli incontri del Pgt che loro hanno sempre disertato. Questo era il loro amore per la città». Anche Fabrizio Bonafede era stato indicato come un uomo scelto proprio da Ponzoni: «Bonafede non l’ho mai visto come un politico, ma come un tecnico che sapeva fare il suo lavoro e impegnarsi per la città». Infatti Bonafede non solo è sempre rimasto al suo posto nei vari cambiamenti, ma è anche diventato vicesindaco.
Prima assessore a Desio – «Non ho mai nascosto nulla ai miei cittadini – sottolinea l’ex sindaco – Ho sempre parlato apertamente delle tante pressioni, tant’è che nelle intercettazioni io, a differenza di altri, non ho mai avuto ”colloqui intimi” ». Pressioni, contrasti, ma Marina Romanò lo sapeva fin dall’inizio che non sarebbe stato facile? Non conosceva Ponzoni? Insomma, è stata anche assessore alla Sicurezza a Desio: «Quante giunte sono cadute in Brianza? – risponde, con una domanda – Desio e la mia. Ponzoni era solo il coordinatore provinciale, a decidere sono i consiglieri e gli assessori, che in tanti altri comuni stanno facendo scelte per il bene dei cittadini; a Cesano invece qualcuno ha dimenticato di dover rispettare il volere dell’elettorato».
Cristina Marzorati
«Ha deciso tutti i nomi del Pdl»Cesano, l’ex sindaco su Ponzoni
L'ex sindaco di Cesano Maderno, Marina Romanò racconta Massimo Ponzoni: «I suoi assessori arrivavano in giunta con cose già scritte. C'era al momento di prendere decisioni importanti legate a scelte politiche».
