La cantata anarchica che da diciannove anni si ripete in piazza del Duomo, l’omaggio a Osnago sul palco per la sedicesima edizione. E un film. L’11 gennaio ricorre l’anniversario della morte di Fabrizio De Andrè, nel gennaio 1999, e il ricordo è più vivo che mai.
L’appuntamento a Milano è per le 20. È “un concerto autorganizzato per ricordare Fabrizio De Andrè, in occasione del giorno della sua sua scomparsa, cantando e suonando le sue poesie”, dice la presentazione.
L’unica cosa certa è che c’è e che si canterà De Andrè. Perché chi arriva in piazza non ha una scaletta o un programma, anzi i musicisti sono invitati a portare gli strumenti e tutti gli altri la voce. E poi quello che può servire a una festa all’aperto d’inverno: coperte, bevande calde, vino. Un evento parallelo è in piazza San Fedele dove dalle 22 si ballano mazurke con Mazurka Klandestina.
Evento altrettanto tradizionale è a Osnago, allo spazio di via Matteotti che porta il nome del cantautore genovese. Sabato 13 gennaio il Comune insieme al Bloom di Mezzago all’associazione Banlieue, Progetto Osnago e Arci La Lo.Co. organizzano l’omaggio musicale quest’anno a cura del progetto artistico “Al di sopra delle parole”.
Sarà una serata di suoni e visioni. L’ensemble di Torino infatti propone un inedito e personale spettacolo di musica e immagini, “un viaggio nello spazio e nel tempo dell’autore” dicono. Mentre il tutto sarà aperto da “Di Anarchia, Umorismo e poesia”, quello che viene definito come “un blitz” dedicato all’autore dal Gruppo teatrale Riscaldamento a stento.
L’ingresso costa 10 euro, l’ingresso in sala è dalle 20.30 (biglietteria aperta dalle 20), inizio spettacoli alle 21.30.
L’omaggio si ripete dal 2003, l’anno in cui il Comune di Osnago aveva inaugurato l’ampio spazio polivalente intitolandolo proprio a De Andrè, sempre con la direzione artistica del Bloom. Sul palco sono passati i musicisti che con De Andrè hanno collaborato – come Armando Corsi, Massimo Bubola o Mario Arcari, chi l’ha cantato – i Mercanti di Liquore di Lorenzo Monguzzi, Zibba, Ettore Giuradei, fino a Davide Riondino con la Buona Novella.
“Un malato di cuore” è la serata organizzata dall’Arci Tambourine di Seregno. Con Fabrizio Pollio e Teo Manzo per cantare le più belle canzoni dell’artista che “ha trasformato la poesia in musica e viceversa” (un sondaggio è attivo sull’evento Facebook del locale). Ingresso per i soci Arci.
E il film, anzi il biopic. “Principe libero” si intitola e cita una delle note di copertina dell’opera “Le Nuvole” (1990): “Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare”, disse il pirata inglese Samuel Bellamy. Il film celebra l’anniversario della scomparsa (11 gennaio 1999) e quello della nascita (18 febbraio 1940): al cinema il 23 e 24 gennaio con Nexo Digital e poi in tv a febbraio su Rai1.
Fabrizio De Andrè è interpretato da Luca Marinelli (premiato col David di Donatello per Lo chiamavano Jeeg robot) è il film è “l’umana avventura del suo protagonista”. Dall’infanzia alla maturità con Genova sullo sfondo e figure significative della sua vita, da Paolo Villaggio a Luigi Tenco.
““Principe” e “libero”, due parole che, accostate, raccontano molto bene De André: il magnetismo e il naturale distacco di un principe, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera; la ricerca della libertà e il racconto di un viaggio fatto “in direzione ostinata e contraria”, per usare i versi di una sua canzone, che lo hanno reso il testimone e il cantore dell’uomo e della sua divina imperfezione, promuovendone valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore”, spiega la presentazione.
Il film è coprodotto da Rai Fiction e Bibi Film, scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci e diretto da Luca Facchini. Nel cast anche Valentina Bellé, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e, partecipazione straordinaria, Ennio Fantastichini.
Il trailer