Giussano: Pdl, dopo le assenzein Consiglio verifiche interne

Giussano – Giorni di verifiche all’interno del Popolo della libertà. Il gruppo consiliare e il direttivo si sono riuniti nelle scorse ore per approfondire le motivazioni che hanno portato quattro consiglieri (Adriano Corigliano, Chiara Cassina, Francesco Logiacco, Giuseppe Carello) a disertare la seduta di approvazione del primo bilancio della loro giunta, martedì della passata settimana. Quella fatidica sera l’unico giustificato era Corigliano, consigliere anziano, che avrebbe dovuto presiedere la seduta al posto del presidente Angelo Molteni (all’estero per lavoro, giustificato). Nei giorni successivi al Consiglio è arrivata la giustificazione di Chiara Cassina, che ha voluto precisare la propria posizione con riferimento, in particolare, a quanto dichiarato al nostro giornale, dal sindaco. «Ci tengo, per dovere di trasparenza nei confronti della cittadinanza – queste le sue parole – a fare una precisazione sostanziale relativa ai presunti assenti ingiustificati. Afferma il sindaco che “al momento – giovedì – non ho ancora ricevuto nessuna telefonata da parte degli assenti”. Quanto affermato non corrisponde al vero poiché la sottoscritta ha consegnato personalmente in segreteria il primo giorno utile, proprio la mattina del giovedì, un certificato medico di malattia relativo ai giorni di martedì 30 (giorno del Consiglio) e di mercoledì 31, che è stato messo agli atti. Ricordo che esistono malori improvvisi, così come impegni improrogabili improvvisi». A confermare le parole di Cassina è il sindaco stesso: «È vero – dice Riva – dopo che sono stato contattato da “il Cittadino”, il consigliere Cassina è stato in Comune».
Una nota ufficiale è arrivata dai coordinatori del Pdl Roberto Ceppi e Luigi Costanzo: «Il bilancio comunale è passato con 9 voti della maggioranza contro 3 dell’opposizione: la matematica dice 75 per cento a 25; pensiamo che dal punto di vista percentuale sia il bilancio approvato con il massimo consenso degli ultimi vent’anni. Prima di dire che non c’è più una maggioranza, come ha affermato il consigliere Emilio Nespoli uscendo dall’aula, bisognerebbe chiedersi se c’è ancora un’opposizione». Il cuore della “querelle”, in realtà, e del giudizio espresso dall’opposizione non è tanto che il bilancio sia passato e con quanti voti favorevoli ma che la maggioranza abbia rischiato di non avere il numero legale. Verranno presi provvedimenti? «Dal primo chiarimento interno al partito – si legge nel comunicato – non ci è sembrato di rilevare particolari problemi a proseguire nella strada intrapresa da questa amministrazione: si è aperta una fase di confronto politico ma anche di provvedimenti interni, secondo quanto previsto dallo statuto del Pdl». Bah…
Federica Vernò