F1, Morosini in pista: in Francia vince Hamilton, Vettel sbaglia e perde punti

Come da pronostico, la Mercedes ha vinto con Lewis Hamilton il GP di Francia tornato sul velocissimo circuito Paul Ricard di Le Castellet. Sul podio Verstappen e a Raikkonen. Male Sebastian Vettel.
Lewis Hamilton
Lewis Hamilton Fabrizio Radaelli

Non mi sono sbagliato pronosticando la Mercedes vincitrice del GP di Francia che tornava, dopo anni, sul velocissimo circuito del Paul Ricard a Le Castellet. Ha vinto Lewis Hamilton, davanti a Verstappen e a Raikkonen, che si è ripreso la leadership del mondiale di formula 1 con 14 punti su Sebastian Vettel, quarto, autore di un errore piuttosto consistente in partenza che ne ha limitato corsa e possibilità di difesa.


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Vettel è scattato abbastanza veloce dalla terza posizione della griglia, ha superato con quasi tutta la macchina la Mercedes di Bottas che seguiva Hamilton, leader indisturbato al via. L’errore commesso da Sebastian Vettel è stato subito evidente: quando Bottas è rinvenuto all’esterno e in prossimità della curva, il tedesco è stato costretto a tirare su il piede, troppo tardi perché la Mercedes del finlandese gli era già davanti e il tamponamento è stato inevitabile. Investigazione da parte dei commissari e 5” di penalità. Quel volpone di Lewis Hamilton, dagli specchietti, ha visto la manovra di chi lo seguiva e ha anticipato la frenata prima della curva. Ma devo dire che non mi sarei mai aspettato di vedere Vettel cadere in un tranello. Posso capire la sua ansia di prendere una posizione migliore verso la Mercedes di Bottas, che in qualifica e nelle prove libere si era dimostrata leggermente migliore della sua Ferrari. Ma non posso giustificare, il grave errore di valutazione che gli avrebbe potuto costare l’esclusione dal gran premio: evidentemente, dopo prove e qualifica, Sebastian non è riuscito a vincere un certo nervosismo.

Dopo l’incidente, con la safety car in pista, Vettel e Bottas hanno cambiato gomme mettendo le soft (colore giallo) per andare a fine gara. Ma davanti, dietro ad Hamilton che sembrava passeggiare, le due Red Bull profittavano anche del fatto che, per via dell’incidente, anche Raikkonen era attardato, più indietro del sesto posto ottenuto con la (pessima) qualificazione. Kimi , però, era in giornata di grazie: ha portato al limite le gomme, ha effettuato il cambio e nel finale di gara ha avuto la possibilità di risuperare Ricciardo con un sorpasso deciso e conquistare il terzo gradino del podio. Penso che la Ferrari in Francia non abbia dato tutto il meglio di sé perché Vettel non si è raccapezzato molto nelle prove libere pur facendo una qualifica accettabile, perdendo punti preziosi in gara per un errore che avrebbe potuto evitare. Senza quell’errore, probabilmente Sebastian sarebbe arrivato davanti alle Red Bull conquistando 5 o, magari, 8 punti in più.

Il mondiale passa ora in Austria, domenica prossima, sulla pista di Zeltweg primo dei quattro gran premi (8 luglio Inghilterra a Silverstone, 22 luglio Germania a Hockenheim, 22 luglio Ungheria a Budapest) che si disputeranno nel mese di luglio, prima delle ferie del Circus, in agosto. Poi, Spa e Monza a inizio settembre.

Su questi tracciati si svilupperà il nucleo centrale della battaglia fra Mercedes e Ferrari per i titoli mondiali. In Austria e in Ungheria l’agilità della Rossa potrebbe avere il sopravvento, i tracciati velocissimi di Germania e Inghilterra dovrebbero favorire le Mercedes. Che proprio in Francia hanno dimostrato di avere, con l’evoluzione 2, una power unit davvero eccellente. Ma a Maranello c’è gente che non si dà mai per vinta!

Un altro punto iridato conquistato da Charles Leclerc, decimo, che ha rifilato oltre 40” di distacco al compagno di squadra Ericsson. Il giovane monegasco dell’Alfa Sauber sta mettendosi in gran luce, non ha la macchina adatta per gare di vertice, però è combattivo, non commette errori di valutazione, non esita quando ha possibilità di effettuare il sorpasso di un avversario. Penso che avrà un grande futuro se la Ferrari deciderà di inserirlo, nel 2019, al posto di Raikkonen.

Un cenno sulla regia televisiva, disastrosa. In uno dei pochissimi momenti emozionanti della gara, la rincorsa di Raikkonen su Ricciardo e la battaglia per il terzo posto, la regia ha optato per mandare in onda le Renault di Hulkenberg che veleggiava solitaria in nona posizione. E poi ci si meraviglia che la moderna formula 1 non piaccia ai tifosi?