Anche ad Austin, nella qualifica del GP degli Stati Uniti, Lewis Hamilton ha imposto la legge del più forte sul giro veloce conquistando la 81esima pole position della carriera e stabilendo valide premesse per la conquista del suo quinto titolo mondiale. L’inglese della Mercedes si è messo dietro le Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, poi il compagno di squadra Valtteri Bottas. Ma Vettel partirà quinto, per via dell’ennesimo errore commesso nella prima serie di prove libere quando ha superato la velocità imposta in regime di bandiera rossa in due settori della pista.
Il tedesco dovrà vedersela anche con Daniel Ricciardo che scatterà davanti a lui con la Red Bull, mentre Max Verstappen, che ha rotto la sospensione posteriore destra passando sopra un dosso artificiale in uscita dalla curva 15, partirà in ottava fila e dovrà fare una gara di rincorsa. Eccellente il nono posto, da quinta fila, per il futuro ferrarista Charles Leclerc il quale, nelle ore scorse,ha detto chiaro e tondo che nel mondiale 2019 non farà il valletto a Sebastian Vettel.
Domeica ssera (ore 20.10 su Sky in diretta Tv) Lewis Hamilton potrebbe laurearsi penta-campione del mondo con una serie di risultati: se vince e Vettel arriva terzo, combinazione, questa possibile perché alle spalle di Hamilton ci sarà, sicuramente in difesa, Valtteri Bottas con la seconda Mercedes; se Lewis giungerà secondo e Sebastian quinto, oppure se è terzo e il ferrarista è settimo o anche quarto se Vettel conquisterà solo l’ottavo posto.
Infine Hamilton potrà giungere anche quinto se Vettel dovesse arrivare nono, oppure sesto se il tedesco fuori dai punti. Una combinazione di risultati che danno Hamilton campione del mondo con un’alta misura di probabilità. Ma c’è un’altra combinazione che lascia a Vettel una flebile possibilità di diventare campione del mondo: quella della vittoria ad Austin con Hamilton fuori dai punti!
Se la stagione dovesse concludersi, per quel che riguarda i titoli mondiali piloti e costruttori, ad Austin alla Ferrari occorrerà fare un bell’esame di coscienza con l’analisi minuziosa degli errori commessi quest’anno, team e pilota in modo che vertice della Gestione Sportiva possa evitarli nella prossima stagione. Facendo capire con estrema chiarezza ai piloti che l’interesse della Scuderia viene prima degli interessi personali. Con questo voglio dire che se sarà Sebastian Vettel a concorrere al prossimo mondiale, Charles Leclerc dovrà lavorare per cercare di farglielo vincere, come fece, nel GP d’Italia 1979, Gilles Villeneuve con Jody Scheckter. Ma se Leclerc sarà tanto bravo da essere lui in posizione favorevole, dovrà essere il tedesco a rispettarlo tenendo un comportamento irreprensibile: come non fece Alain Prost nei confronti di Ayrton Senna, il quel GP del Giappone 1989.