Montecarlo è una pista particolare. O meglio, è un circuito cittadino dove chi parte in pole ha molte possibilità di vincere. Le tre ore di prove libere mi hanno lasciato l’impressione che Red Bull e Ferrari saranno le protagoniste della qualificazione di sabato. Anche se la logica non mi consente di trascurare la Mercedes di Lewis Hamilton. Ciò perché le indicazioni della giornata di prove libere (a Montecarlo è il giovedì) sovente vengono stravolte il giorno della qualificazione.
Ho notato un fatto, sul finire della seconda sessione: mentre tutte le squadre stavano provando il passo gara (eccellente su tutti quello della Ferrari) la Red Bull ha mandato in pista Daniel Ricciardo a fare il tempo con gomme ultrasoft: l’italo australiano è sceso, con un gran giro, sotto il tempo di 1.12”. Questo fatto mi ha lasciato la convinzione che la Red Bull stesse attuando una strategia: conquistare la prima fila in qualifica (e nelle libere Verstappen è risultato secondo) con la convinzione che alla fine una delle due macchine, sulle stradine del Principato vincerà. Questo convincimento me lo ha suffragato un’occhiata alla scelta delle gomme fatta dalle squadre: Red Bull con 1 set supersoft, 1 set ultrasoft, 11 set hypersoft; Ferrari con 1-2-10; Mercedes con 2-2-9 per Hamilton e 1-3-9 per Bottas. La Red Bull, contando sul fatto che il circuito è ben diverso da uno di quelli tradizionali, ha deciso di puntare alla vittoria di tappa senza considerare chi, fra i suoi piloti, possa vincere: uno dei due, insomma, a prescindere dalla posizione nella classifica iridata perché sia Ricciardo sia Vestappen sono in grado di conquistare la pole.
Ovvio che sabato le cose possano anche modificarsi. Soprattutto in casa Ferrari, perché sia Vettel sia Raikkonen hanno dichiarato che la loro monoposto scivolava un po’ nel secondo e nel terzo settore di pista. Come dire che, lavorando tutto il venerdì, il problema può essere superato e con lui eliminato il mezzo secondo di distacco dalle Red Bull di Ricciardo e Verstappen. La Mercedes ha optato per una soluzione di gomme più conservative, puntando piuttosto sulla qualità del suo pilota di punta. La Casa tedesca sa benissimo che passato il Gp di Monaco la sua macchina tornerà a essere quella da battere. Quindi a Montecarlo cercherà, sì, la vittoria sfruttando ogni occasione propizia ma con l’obiettivo principale di fare il maggior numero di punti possibili con le due macchine validi per la classifica iridata dei Costruttori.
Io penso che la strategia della Ferrari, qualora dovesse restare in qualifica dietro alle Red Bull, si baserà fondamentalmente sull’undercut. Ma non sarà facile trarre in inganno quel volpone di Adrian Newey, direttore tecnico della scuderia austriaca, le cui macchine in questa giornata di libere mi sono sembrate perfette.