F1, Baku: Lewis Hamilton sfrutta il fattore “c” e vince il gp degli errori

Bottas ha dechappato una gomma e Vettel ha sbagliato una ripartenza: la fortuna gira dalla parte di Lewis Hamilton che vince il gp dell’Azerbaijan.
Lewis Hamilton
Lewis Hamilton Fabrizio Radaelli

Lewis Hamilton ha vinto a Baku il gp dell’Azerbaijan sfruttando il famoso fattore “C”, grazie alla sfortuna di Bottas che guidava la gara ma ha dechappato una gomma e anche a un clamoroso errore di Vettel, l’unico del week end ma determinante per la classifica del campionato ora guidata dall’inglese della Mercedes.

L’errore di Vettel è avvenuto alla ripartenza della corsa dopo un incidente che aveva coinvolto e messo fuori gara le due Red Bull: Ricciardo, più veloce di Verstappen, ha attaccato l’avversario che lo ha chiuso una prima volta a destra, l’australiano è allora passato a sinistra iniziando però la frenata in vista della curva imminente. Proprio in quel momento Verstappen si è rispostato e il tamponamento è stato inevitabile, un’azione come fra due neo patentati. La safety car entrata subito in pista ha agevolato Bottas che doveva cambiare gomme e rendere il primato a Vettel (che le aveva già cambiate in precedenza) con un disavanzo di circa 8 secondi: sufficienti per percorrere gli ultimi 12 giri in testa. Con l’annuncio della safety car in pista, Bottas ha cambiato gomme subito restando leader, alla ripartenza Vettel ha commesso un errore grossolano per superare il finlandese della Mercedes: è arrivato troppo lungo in frenata, ha spiattellato le gomme e si è fatto superare anche da Perez.

Non avesse osato tanto scioccamente in una situazione difficile, Vettel avrebbe vinto (“dovevo provarci”, ha detto dopo la gara ma avrebbe potuto farlo nel lungo rettilineo seguente) perché Bottas un giro dopo ha dechappato un pneumatico ed è stato costretto a ritiro. E così Hamilton, grazie al fattore “C”, come lo ha definito Toto Wolff gran capo Mercedes, è diventato leader del mondiale con 4 punti di vantaggio sul tedesco della Ferrari.

Gran risultato per Jean Leclerc, sesto con l’Alfa Sauber. Il ventenne monegasco, che la Ferrari ha blindato da tempo con un contratto di ferro, ha dimostrato che su una pista cittadina occorrono più le doti del pilota che quelle della monoposto confermando il buon intuito dei responsabili di Maranello. Penso con emozione a cosa potrà fare guidando una rossa! Intanto ha procurato un bell’ossigno in dollari alla sua squadra che non naviga certo nell’oro.