Paderno Dugnano – Anche Leonard Shehu non ce l’ha fatta. Si è spento nel letto dell’ospedale di Niguarda anche il quarto e ultimo ferito grave dell’esplosione dell’azienda Eureco. La cartella clinica dice che l’operaio albanese ha resistito 92 giorni prima di essere dichiarato clinicamente morto, nella notte tra giovedì e venerdì. Anche per lui, come per Scapolan, Zekiri e Catalano è stato fatto ogni tentativo possibile per provare a salvargli la vita. Da quel 4 novembre, data dell’incidente, il 37enne operaio albanese ha subito decine di interventi chirurgici di ricostruzione dei tessuti, eseguiti al ritmo di due operazioni alla settimana.
In tre mesi però, le sue condizioni non sono mai migliorate, sebbene i medici di Niguarda avessero sempre tenuta viva la fiammella della speranza parlando con i familiari del lavoratore extracomunitario. Leonard non ha mai ripreso conoscenza per tutto questo tempo, rimanendo costantemente sotto sedativi e, come accaduto agli altri colleghi deceduti prima di lui, alla fine è risultato fatale l’ennesimo shock settico severo con insufficienza multipla d’organo. Leonard Shehu, sposato senza figli, residente a Milano, era l’ultima vittima della Eureco ancora in vita. Da questo dato di fatto, parte il commosso commento del sindaco di Paderno Dugnano, Marco Alparone raggiunto dalla tragica notizia nella mattinata di ieri. . Come accaduto durante tutto lo stillicidio dei morti della Eureco, anche in questo caso il primo cittadino è andato di persona a fare le condoglianze alla vedova di Leonard e alla famiglia.
Nei mesi dell’agonia, il primo cittadino padernese è stato vicino ai familiari di tutti i feriti, recandosi all’ospedale di Niguarda al ritmo di una volta a settimana. Dopo l’ultimo decesso, il sindaco Alparone getta uno sguardo al futuro e all’intera vicenda sulla quale presto si pronuncerà la magistratura. . Questo per fare chiarezza riguardo ad alcune voci circolate a Paderno Dugnano nei giorni scorsi. Voci secondo le quali la ditta di proprietà di Giovanni Merlino avrebbe ripreso l’attività da qualche settimana. Due settimane fa, il 21 gennaio, la chiesa di San Martino di Palazzolo ha ospitato le esequie di Salvatore Catalano, l’ultimo operaio morto in ordine di tempo. Prima che venerdì mattina si diffondesse la tragica notizia del decesso di Shehu.
Pier Mastantuono