Eternit nella stazione di ArcoreTutte le pareti fatte di amianto

E' una bomba ecologica la stazione di Arcore. Tutte le pareti del trafficato scalo ferroviario sono imbottite di eternit. Realizzata negli anni Sessanta, non è mai stata bonificata. E chi ci lavora dentro, ha paura anche solo a mettere un chiodo nella parete.
Eternit nella stazione di ArcoreTutte le pareti fatte di amianto

Arcore – La stazione di Arcore? Decadente, sporca, vecchia, inadeguata. Ma soprattutto imbottita di amianto. La sostanza cancerogena sarebbe stata utilizzata come isolante all’interno dei pannelli rivestiti di formica che formano pareti interne ed esterne della struttura. È ovunque, nella sala d’aspetto, negli spazi del personale, nel bar che si affaccia sulla strada, ben nascosto sotto a strati rossi e verdi in perfetto stile anni ’60, ma pronto a fare capolino non appena il rivestimento si danneggia.

È noto che se l’amianto non entra in contatto con l’aria non costituisce un pericolo per la salute umana, ma una frattura nella formica, in una delle stazioni più degradate della Brianza, non è certo un caso improbabile. Nella sala d’aspetto dove soprattutto la mattina si affollano studenti e lavoratori, sulla parete che divide l’ambiente dal bar, c’è un buco nel pannello verde, grande quanto un pugno.

Sulla sedia sottostante, venerdì mattina, un ragazzo delle superiori se ne sta seduto aspettando che il suo treno venga annunciato. In una porta della stazione, racconta l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Bedendo, reduce da un sopralluogo, il carotaggio effettuato dai tecnici di Rfi è stato coperto con del cartone. Sì perché la presenza dell’eternit è un problema ben noto alle ferrovie, insieme al degrado inaccettabile dell’impianto.

Negli anni ’60 gli edifici pubblici si realizzavano spesso così: con pannelli montati su telai di metallo, fuori formica, dentro amianto. Non tutti i pendolari ne sono informati, ma chi lavora sul posto sì. Come la titolare del bar della stazione “Station bar”. “Io sono terrorizzata da questa questione -ha spiegato- basta pensare che qualunque cosa io appenda alle pareti lo attacco con il biadesivo: niente chiodi, niente buchi”.

L’imprenditrice ha già fatto presente i suoi timori agli ispettori dell’Asl che la settimana scorsa si sono recati sul posto per verificare l’avvenuta realizzazione di alcuni interventi nei locali di servizio. “Ci fate osservazione per le dimensioni dell’immondizia -avrebbero detto i titolari agli esperti- e poi qui è tutto imbottito di amianto”.

Anche il sindaco Rosalba Colombo è informato della vicenda. “Rfi sa benissimo qual è la situazione e non nasconde la presenza dell’eternit -ha riferito- ma proprio in settimana una delegazione di tecnici è arrivata in città. Il confronto è aperto da tempo e mi hanno garantito che a breve ci invieranno una previsione dei tempi d’intervento”. La delegazione avrebbe preso atto del quadro e avrebbe garantito un restyling nel giro di qualche mese. In quel contesto, ha detto la Colombo, anche i pannelli dovrebbero essere sostituiti. L’aspettativa è alta.
Valeria Pinoia