Estorsioni ai commerciantiArresti a Lissone e Brugherio

Dalla Brianza raggiungevano la base, Pessano con Bornago, nel milanese, dove li attendevano i complici, per mettere in azione il loro piano: estorcere denaro e beni alle vittime, usando il nome della loro famiglia, Giacobbe, nota nella zona per il legame con la malavita. In carcere tre fratelli.
Estorsioni ai commerciantiArresti a Lissone e Brugherio

Lissone/Brugherio – Dalla Brianza raggiungevano la base, Pessano con Bornago, nel milanese, dove li attendevano i complici, per mettere in azione il loro piano: estorcere denaro e beni alle vittime, usando il nome della loro famiglia, Giacobbe, nota nella zona per il legame con la malavita.

Antonio Giacobbe, 36 anni, autista, residente a Lissone, e il fratello Carmelo Salvatore Giacobbe, 29 anni, di Brugherio, sono stati arrestati dai carabinieri, insieme ad un complice, Salvatore Domenica Barberi, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, danneggiamento, violenza privata e lesioni. Il fratello Vincenzo, 33 anni, era già in carcere da un anno, da quando era partita l’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Cassano D’Adda, del gruppo di Monza, scattata dopo la denuncia di una vittima.

I fratelli arrestati sono figli di Salvatore Giacobbe, scarcerato lo scorso gennaio dopo aver scontato 20 anni anche per associazione mafiosa. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la banda estorceva denaro, auto, prestazioni professionali e perfino il pane in panetteria. Riusciva ad incutere terrore ai commercianti e anche ai semplici cittadini di Pessano con Bornago, con intimidazioni e percosse. Nelle abitazioni dei Giacobbe i militari hanno trovato parrucche, maschere e mazze da baseball. I casi accertati sono 5, ma secondo gli investigatori potrebbero essere almeno il doppio. L’indagine è iniziata nel settembre dello scorso anno, quando alla caserma di Gorgonzola si è presentato un uomo di Pessano per denunciare le continue vessazioni da parte di Vincenzo Giacobbe.

L’uomo, impiegato, ha raccontato che il loro rapporto di amicizia si era presto trasformato in una continua richiesta di denaro:da 500 fino a 16mila euro. L’estorsore era stato arrestato nel settembre 2011, mentre gli altri componenti della banda sono stati raggiunti mercoledì. Antonio Giacobbe, il lissonese, secondo quanto accertato, aveva preso di mira un piccolo commerciante, da cui aveva preteso soldi, cellulari, l’utilizzo di una casa in Veneto e anche il noleggio di un’Alfa Romeo Mito.

Altra vittima è un bracciante agricolo, costretto a cambiare assegni sospetti per 7-10mila euro e a mettere a disposizione auto. La quarta vittima è un carrozziere di 45 anni, a cui i fratelli Giacobbe hanno chiesto riparazioni gratuite per le proprie auto e 15mila euro. Infine, l’ultima delle vittime individuate, è un assicuratore cinquantenne. I carabinieri hanno stimato un totale di estorsione di circa 200mila euro.
Paola Farina