Elezioni Provincia: centrodestraalla stretta finale per il candidato

Elezioni Provincia: centrodestraalla stretta finale per il candidato

Monza – Potrebbe spuntare tra una portata e l’altra dell’ormai famosa cena del lunedì il candidato del centrodestra. Silvio Berlusconi e Umberto Bossi cercheranno di far quadrare tutte le caselle del puzzle delle provinciali, nuovamente scompaginato in seguito all’ultimo strappo della Lega. Dopo il fallimento del vertice di giovedì a Roma i leader nazionali di Pdl e Carroccio ritenteranno ad Arcore. Il nodo da sciogliere rimane Brescia, rivendicata sia da Forza Italia che dai padani che non sembrano disposti a cedere in una delle zone in cui possono contare su consensi vicini al 30%. Se i leghisti riusciranno a piazzare la loro bandierina sulla seconda città di Lombardia gli azzurri potrebbero non accontentarsi di correre con Guido Podestà a Milano e potrebbero reclamare la Brianza che, nell?ultima versione del gioco delle tre tavolette, tocca ad Alleanza nazionale. In casa dei finiani è ancora aperta la battaglia per individuare l’aspirante presidente: a chi dà per sicuro il vicesindaco monzese Dario Allevi c?è chi risponde che le quotazioni del presidente brianzolo Roberto Alboni sono tutt’altro che in ribasso.
L’ipotesi di una candidatura di uno dei due è vista come il fumo negli occhi da molti militanti forzisti e c’è chi sostiene di essere pronto "a lavorare per trovare un’alternativa" rimettendo sul tavolo i nomi dell’assessore monzese ai Servizi sociali Stefano Carugo e del sindaco leghista di Seregno Giacinto Mariani. Salvo poi aggiungere che la Brianza dovrà limitarsi a prendere atto delle decisioni prese da Bossi e Berlusconi. Proprio il Carroccio potrebbe attendere in silenzio il pronunciamento dei due leader, fiducioso che la popolarità di molti suoi esponenti locali potrebbe fruttargli l’investitura più ambita. I soliti ben informati assicurano che l’aspirante presidente del nuovo ente potrebbe essere sì un padano di peso, ma non un amministratore comunale o regionale. Questo escluderebbe dalla corsa sia i tanti sindaci, sia l’assessore del Pirellone Massimo Zanello.
L’Udc intanto rinvia ancora la decisione sul suo futuro: prima di comunicare se si aggregherà al centrodestra o costituirà un polo di centro potrebbe aspettare il voto alla Camera sul federalismo atteso per venerdì 13. L’assemblea provinciale ha però respinto la proposta, caldeggiata dal segretario regionale Luigi Baruffi, di puntare sull’ex assessore regionale azzurro Mimmo Pisani.
Sul versante opposto spunta un nuovo sfidante di Gigi Ponti: il Partito comunista dei lavoratori ha annunciato la candidatura dell’ex consigliere comunale monzese Dario Casati che si affiancherebbe al quasi omonimo Bruno Casati di Rifondazione. Il Partito socialista sta invece valutando se confluire nella lista unitaria promossa dalla Sinistra degli ex di Rifondazione o se presentarsi con il proprio simbolo. In entrambi i casi sarà al fianco di Ponti: «La nostra presenza nel centrosinistra è fuori discussione» afferma il segretario brianzolo Roberto Vertemati». La macchina organizzativa del Partito democratico, che giovedì ha sancito ufficialmente l’alleanza con Antonio Di Pietro, è più avanti e martedì l’assemblea provinciale definirà le modalità delle primarie con cui domenica 15 saranno scelti i candidati in alcuni collegi. Se qualcuno non farà un passo indietro i ballottaggi riguarderanno Arcore, Concorezzo-Villasanta, una delle due circoscrizioni di Limbiate e tre di Monza.
Monica Bonalumi