Don Caccia, sgomento a Giussano

Don Caccia, sgomento a Giussano

Giussano – Si è risvegliata nello sgomento la città di Giussano. Don Silvano Caccia è morto bruciato vivo nella sua Punto. La notizia è circolata subito dopo le nove di giovedì sera, quando il suo corpo è stato ritrovato carbonizzato nella stazione di servizio Brianza est sulla A4, in direzione Milano, a metà strada tra Cavenago e Caponago. Ancora incerte le cause. Chi lo conosce esclude che l’incendio possa essere stato causato da un sigaretta mal spenta. I suoi collaboratori non lo hanno mai visto fumare. Per un breve periodo addetto stampa del cardinal Carlo Maria Martini, don Silvano Caccia, nativo di Trezzo, 55 anni, stava rientrando da Trento, dove si era recato a inizio settimana per partecipare agli esercizi spirituali. Ordinato nel 1982, per dieci anni è stato responsabile dell’ufficio famiglia della curia di Milano. Uscito dalla diocesi, lo scorso anno era stato assegnato alla parrocchia di Giussano come responsabile della neonata Comunità pastorale San Paolo.
Laureatosi in pedagogia nel 1986, già assistente ecclesiastico diocesano dell’Azione cattolica ragazzi nel 1998,  è stato uno degli allievi prediletti di Martini, autore di molti libri di catechismo per bambini e di testi di preparazione al matrimonio per fidanzati.
Sul luogo dell’incendio, le squadre dei vigili del fuoco di Vimercate e Monza, che hanno impiegato oltre mezz’ora per domare le fiamme. Spento l’incendio, la macabra scoperta. All’interno dell’auto, sul sedile reclinato del conducente, c’era il corpo del prete. A Giussano vive anche la sorella Giovanna. In questi giorni era presente anche la mamma.
Federica Vernò