Domiciliari al militare di Monzache fornì informazioni riservate

E' accusato di aver rivelato informazioni riservate per agevolare le truffe compiute da un biassonese, Osvaldo Purita, ai danni di alcuni imprenditori. Salvatore Russo, di Lissone, brigadiere in servizio a Monza, ha ottenuto i domiciliari dopo due mesi e messo di carcere.
Monza, ladri pizzicati a rubareal parente di un carabiniere

Lissone – E’ accusato, grazie al fatto di essere un carabiniere, di aver rivelato informazioni riservate carpite dalla banda dati del ministero dell’Interno per agevolare le truffe compiute da un suo «compare», Orlando Purita, presunto mediatore della ‘ndrangheta di Biassono, ai danni di alcuni imprenditori.

Ora Salvatore Russo, il brigadiere dei carabinieri in servizio al Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Monza, e residente a Lissone, in carcere da due mesi e mezzo, ha ottenuto gli arresti domiciliari. Era stato arrestato l’1 marzo scorso per corruzione, rivelazione di notizie riservate e falso in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.

Era stato lo stesso carabiniere, lo scorso 14 marzo, a confessare davanti al pubblico ministero milanese Giuseppe D’Amico, di aver preso soldi dal Purita in cambio di informazioni perchè era in difficoltà economiche. Contesto la cifrà, a suo dire inferiore a 15mila euro e aggiunse di non essere a conoscenza che Purita avesse a che fare con la ‘ndrangheta.

Purita, tra l’altro, per rendere ancora più efficace il suo ruolo di taglieggiatore, non esitava a spacciarsi per un ufficiale della Finanza e, almeno in un’occasione, sarebbe stato spalleggiato dallo stesso Russo durante un incontro con un imprenditore in un centro commerciale di Vimercate.