Desio: discarica ‘ndrangheta, bonifica a carico del Comune?

Desio – Oltre al danno la beffa. Il comune rischia di dover pagare la bonifica della cava di via Molinara, al centro dell’inchiesta sul traffico di rifiuti illeciti della Procura di Monza.

L’ipotesi non è da escludere, come ha spiegato in consiglio comunale l’assessore Pia D’Andrea, riportando le parole dell’avvocato Anna Galli, legale dell’amministrazione comunale. “Al momento – ha detto l’assessore rispondendo al capogruppo del Pd Roberto Corti – è tutto da valutare: il comune potrebbe espropriare il terreno e poi avviare a proprie spese la bonifica. Ma conviene?”.

Settimana scorsa sono arrivate le prime condanne per 4 dei coinvolti, che sono stati condannati anche a risarcire di 50 mila euro il comune. “Una cifra minima” ha sottolineato l’opposizione che ora chiede chiarezza sulla bonifica e sulla situazione dell’inquinamento delle falde acquifere.

“L’indagine è ancora in corso, per ora il pm non si sbilancia. In linea di massima non ci sarebbe materiale nocivo” ha detto il sindaco. “ Non possiamo trattare la cava come una semplice discarica di pneumatici su viale Zara. Ci accorgeremo dell’inquinamento quando sarà troppo tardi. Non abbassiamo la guardia” ha detto Sergio Mariani (Alternativa Verde).

E Lucrezia Ricchiuti (Pd) ha criticato l’atteggiamento dell’amministrazione nei confronti del proprietario del terreno Massimiliano Cannarozzo: “Risulta proprietario anche di altri terreni che nel Pgt sono stati trasformati da produttivo a industriale: in questo modo, addirittura, lo premiamo”.
Paola Farina