Dall’Africa a Senago, Inoussa Baraè il migliore lavoratore dell’anno

Dall’Africa a Senago, Inoussa Baraè il migliore lavoratore dell’anno

Senago – Da immigrato giunto clandestinamente dall’Africa a miglior lavoratore dell’anno, per essere diventato punto di riferimento dello stabilimento di vernici industriali Alcea di Senago. Inoussa Bara, 40enne originario del Burkina Faso, si è aggiudicato il “Premio per il Lavoro” Manpower 2009. Partito nel 1990 dal suo paese, uno dei più poveri al mondo, arriva in Italia in cerca di fortuna e dopo anni di fatica e sacrifici può dire di avere trovato il suo “tesoro” a Senago, dove risiede dal 2000 con la moglie e i tre figli. Eppure i primi anni nella nostra penisola sono stati molto complicati.

La storia – Nonostante una laurea in Lettere Moderne e il traguardo quasi raggiunto di una seconda laurea in Giurisprudenza, trova lavoro come magazziniere in uno stabilimento di pentolame di Napoli. Anche dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, l’azienda non regolarizza la sua posizione, così Inoussa decide di trasferirsi a Milano. Qui, tramite una cooperativa, inizia a lavorare per la Tovaglieri, marchio che poi verrà rilevato dalla Alcea. Le sue capacità sono notevoli e il suo impegno è costante per cui i colleghi lo segnalano all’amministratore unico Carlo Parodi. Dopo un periodo a tempo determinato, nel gennaio del 2000 ottiene un posto di lavoro fisso. Inizia come addetto al lavaggio delle cisterne, fino a diventare un operaio specializzato nella gestione di impianti automatici. A testimonianza della fiducia che hanno nei suoi confronti, i vertici dell’Alcea, azienda con 125 dipendenti e con 40 milioni di fatturato, offrono ad Inoussa Bara il ruolo di custode dello stabilimento di via Piemonte 18 e, a partire da fine 2007, lo nominano come uno dei responsabili delle procedure di sicurezza.

Imprenditore – Il 40enne però non dimentica le sue origini e decide di fare qualcosa per il suo paese. Visto che in Africa vengono utilizzate vernici provenienti dalla Cina e dai paesi arabi diluite con solventi e benzina, propone alla dirigenza di vendere i prodotti ad acqua anche in Burkina Faso salvaguardando così la salute della popolazione locale e ampliando il mercato dell’Alcea. Per riuscire in questo suo progetto Inoussa Bara, appoggiato dai vertici dell’azienda, nel 2007 fonda la FasoColor, società che ha quattro dipendenti.
Fabio Cavallari