Cittadini-sceriffo a LentateLadri inseguiti e «arrestati»

Il Cai Vedano in festaai Piani dei Resinelli

Lentate sul Seveso – Esasperate dalla quarta incursione dei ladri in un solo mese, le famiglie di Mocchirolo si fanno giustizia da sole e bloccano due topi d’appartamento stranieri con tanto di scazzottata in mezzo al bosco. A scoprirli è stata l’ultima vittima, un pensionato che alle 21.30 dello scorso sabato 23 ottobre rientrato nella sua villetta di via Cimabue, ha trovato i cassetti del mobile del salotto aperti e le ante della cucina spalancate.

«Ho pensato fosse entrato mio figlio – racconta l’uomo martedì tre giorni dopo il fatto – ma poi quando ho visto il vetro della cucina rotto, ho capito di essere di fronte a un furto, così l’ho chiamato e lui mi ha invitato ad aspettarlo». Passa un quarto d’ora, il figlio della vittima puntando casualmente i fari della macchina su un camion da muratore parcheggiato in un piazzale vicino, nota che il conducente d’istinto si nasconde. La reazione? Chiama il padre, insieme si avvicinano al finestrino e le prime parole dello straniero sono: «Non ho rubato nulla». Quasi una confessione, insomma molto probabilmente è lui il palo della banda. A dar man forte ai due arrivano vicini e parenti del pensionato, sfilano la chiave del furgoncino, intanto lo straniero parla febbrilmente al cellulare e infine tenta una timida fuga, tenta perché dopo qualche metro viene bloccato in mezzo ai campi, cerca di reagire, di scappare, ingaggiando una colluttazione con gli inseguitori, ma ha la peggio. In quel mentre arrivano i carabinieri che lo ammanettano, poi tra i campi di grano spunta anche un altro straniero.

La gente è infuriata, questi racconta di aver raggiunto l’amico, partito a piedi da Muggiò e arrivato a Lentate perché si era perso. La versione non regge ed entrambi vengono condotti in caserma, intanto la vittima del furto rientra nella villetta e fa i conti dei beni rubati, sono soprattutto gioielli della moglie, morta da poco, ricordi preziosi che molto probabilmente sono stati sottratti da un terzo componente della banda, perché i due fermati non avevano addosso la refurtiva. Il colpo di sabato 23 è l’ultimo in ordine di tempo avvenuto a Mocchirolo, solo la sera prima intorno alle 21 i ladri erano entrati in una casa in via Per Mocchirolo, saltati su una barca rovesciata posta sotto un balcone, si erano arrampicati come gatti al primo piano, andando dritti in camera da letto e arraffando i gioielli. La scoperta l’hanno fatta il padrone di casa e il figlio, rincasati si sono trovati di fronte alle porte aperte e alla casa a soqquadro.
Cristina Marzorati