Solaro – Jennifer Hohl lascia il ciclismo. Dopo dodici anni di attività (due in mountain bike, dieci su strada) la ciclista elvetica quest’anno tesserata per il team Faren-Honda di Solaro ha deciso di appendere la bicicletta al chiodo. Nel palmares della campionessa svizzera in carica spiccano una ventina di vittorie con quattro titoli di Campione svizzero, la partecipazione a nove Campionati del Mondo su strada e a Pachino 2008.
«E’ la mia decisione definitiva – dice Jennifer, 26 anni sposata con l’ex professionista bergamasco Ermanno Capelli – La bicicletta mi ha regalato tante soddisfazioni, momenti sportivi indimenticabili come nel 2004 quando per la prima volta vinsi il mio primo titolo nazionale. Una grande emozione che mi porto dentro ancora oggi».
La Hohl ripercorre le tappe più significative della sua carriera. «Come professionista ho iniziato nel 2006 con il team Cycling Bigla dove sono rimasta per quattro anni nei quali ho gareggiato ad alti livelli. Ho dedicato agli sponsor i titoli di campione svizzero su strada vinti nel 2008 e nel 2009. Quindi, a seguito delle dimissioni della mia compagna di squadra Nicole Brändli e finito l’impegno con il Team Bigla sono andata alla ricerca di una nuova squadra, e sono approdata in Germania nell’Equipe Nürnberger. Purtroppo, il main sponsor se n’è andato, dopo un breve periodo e così mi sono messo di nuovo in cerca di una squadra. Lo scorso anno sono stata assunta dalla MCipolini. La mia conoscenza della lingua italiana è stata un grande vantaggio. Come squadra abbiamo avuto una buona stagione e siamo riusciti a festeggiare alcuni, importanti successi. Quest’anno sono rimasta in Italia, trasferendomi alla squadra appena rifondata Faren Honda. La stagione è andato bene e sono riuscita a vincere, ancora una volta, nel mese di giugno ai Campionati svizzeri. Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito, sostenuto e sopportato: spero di essere stata esempio per le giovani».
Progetti per il futuro? «Ho un’azienda di trasporti che adesso voglio portare avanti. Mio padre Roger va in pensione, è ora di prendere il suo posto».
Franco Cantù