Cavenago, prima gaffe elettoraleL’Idv "clona", un blogger lo scopre

Cavenago Brianza – Dall’appoggio esterno al volantino sbagliato: la dura corsa di Besana alla poltrona di sindaco. La posizione di Paolo Besana, un giovane di 26 anni, è mutata molto nel corso delle ultime settimane. Non è mutata però la sua fede politica nell’Italia dei Valori. Così durante la presentazione della lista di Uniti per Cavenago il portavoce del Partito democratico, Franco Seghi, aveva detto chiaramente: «Il nostro amico dell’Idv è seduto tra il pubblico e ci sosterrà esternamente».

Ma oggi la posizione dei dipietristi è cambiata, come conferma Vincenzo Traina, coordinatore provinciale per la campagna elettorale dell’Idv: «Abbiamo deciso di correre da soli perché non c’era più posto nella lista del sindaco Sem Galbiati – spiega – la nostra non è tanto una presa di posizione sul simbolo in sé e per sé. Abbiamo recepito le difficoltà che ci sono in questo senso. Noi avremmo voluto avere qualche nostro uomo nella lista civica». «Paolo Besana è nostro iscritto da molto tempo ormai ed è sempre molto attivo. Riteniamo sia possibile una sua candidatura a sindaco con l’appoggio di una nostra lista con il nostro simbolo».

A complicar la situazione ci si è messo pure un volantino mal confezionato. Sabato scorso quando gli uomini di Besana hanno montato il gazebo elettorale si sono messi anche a distribuire dei volantini. Volantini che hanno dato subito nell’occhio e che hanno colpito l’attenzione di un blogger cavenaghese Sergio Longoni, in arte Kromeboy. Sul suo blog, kromeblog.kromeboy.net, infatti ha prontamente segnalato un’anomalia nella propaganda elettorale di Besana e dei suoi: «Il volantino reca la firma del Coordinamento provinciale dell’Idv – scrive lo stesso Longoni – e riporterebbe una lettera di un cittadino cavenaghese. Lettera che tutto poteva sembrare fuorché scritta da un mio concittadino. Facendo una ricerca con Google ho trovato il progetto politico di Roberto Cassamagnaghi, candidato sindaco a Bresso per il Pdl. Progetto molto interessante».

Qual è stata la scoperta? Che entrambi i documenti riportavano la stessa identica lettera, solo “arrivata” dai rispettivi luoghi elettorali. Longoni ha poi scoperto dell’altro: «Entrambe le pubblicazioni hanno una lista di proposte, in pratica un riassunto per punti del programma elettorale: anche la lista delle proposte è stata copiata. Copiata, copiata proprio no – scrive – fortunatamente hanno avuto il buon gusto di togliere il punto riferito aeroporto». Dallo stesso Traina è arrivata la risposta all’increscioso episodio: «Prendiamo atto, nostro malgrado, della scarsa attenzione posta sul materiale elettorale. Il testo era stato preparato da un nostro giovanissimo sostenitore. Sicuramente l’incidente di percorso ci permetterà di migliorare».
Lorenzo Merignati