La sospensione della fornitura del gas al super condominio Garbogera di via Monte Bianco 133 per il momento sembra essere scongiurata. Le 190 famiglie, molte delle quali costituite da persone anziane, che abitano nei caseggiati costruiti tra gli anni Sessanta e Settanta per ospitare i dipendenti dell’Amministrazione provinciale di Milano, non dovrebbero rischiare di passare le prossime settimane al freddo. Lunedì 27, data di scadenza delle bollette da 38mila euro emesse il 2 gennaio, alcuni residenti erano scesi in strada per impedire, in modo assolutamente civile, all’operatore della Gelsia di mettere il sigillo ai contatori.
Grazie anche alla mediazione del sindaco Raffaele De Luca, il quale ha scritto una lettera ai vertici dell’azienda partecipata con sede a Seregno, quest’azione ha portato alla concessione di una proroga di dieci giorni per provvedere al pagamento della bolletta. Per far fronte all’emergenza Alessandra Frigoli, amministratrice del complesso residenziale, ha chiesto alle famiglie di pagare in anticipo la rata delle spese condominiali che sarebbe scaduta ad aprile in modo da avere liquidità in cassa. Al suo appello hanno risposto una sessantina di famiglie che giovedì pomeriggio hanno fatto tappa al vicino centro anziani per consegnare l’assegno all’amministratrice, alle quali vanno aggiunti tutti coloro che hanno pagato la propria rata, il cui importo mediamente si aggira sulle 250 euro, in banca.
«Una buona parte dei residenti – spiega l’amministratrice Alessandra Frigoli – ha pagato e lunedì vedrò in quanti hanno saldato la rata con un bonifico bancario. Per il momento il problema sembra risolto, ma bisogna vedere cosa farà Gelsia nei prossimi mesi». La situazione infatti è complessa da qualche anno e, a causa di una ventina di famiglie morose, il debito è costantemente aumentato fino ad arrivare alla cifra insostenibile di 150mila euro. A peggiorare ulteriormente la situazione ci sono altri fattori.
L’Aler, ente proprietario di una trentina di appartamenti, ha accumulato un debito di 20mila euro che solo in settimana si è detta disposta ad onorare, ed inoltre cinque appartamenti sono stati messi all’asta anni fa ma questa procedura non si è mai conclusa, così continuano ad essere occupati da persone che non hanno mai pagato le spese condominiali. L’amministratrice condominiale in autunno si era accordata con Gelsia per un piano di rientro che però è stato messo in seria difficoltà dalla necessità di pagare in contemporanea i debiti pregressi e una bolletta da 38mila euro.