Carate, trasferito in Svizzerail pilota dell’aereo precipitato

Carate, trasferito in Svizzerail pilota dell’aereo precipitato

Carate – È tornato nella sua Svizzera Michel Berclaz, l’istruttore di volo cinquantenne precipitato con un aereo il 28 dicembre scorso in un campo incolto a ridosso della Valassina al confine con Seregno mentre stava impartendo una lezione al giovane Silvan Bacquet di 28 anni. I medici dell’ospedale San Gerardo di Monza, dov’era ricoverato dal giorno dell’incidente, in settimana hanno dato il nullaosta al trasferimento al “Civico di Lugano”, parte integrante dell’Ospedale Regionale ma maggiormente attrezzato per rispondere efficacemente alle patologie più gravi e urgenti. Per i prossimi mesi Berclaz sarà sottoposto a un lungo ciclo riabilitativo di fisioterapia, nella speranza che riprenda piena autonomia, ma purtroppo nonostante gli evidenti segni di ripresa il pilota ha ancora gravi problemi alla vista. I medici brianzoli lo hanno dimesso evidenziando dubbi sulla funzionalità oculare. Insomma, potrebbe rimanere cieco. Situazione ancora più grave per il suo compagno di viaggio, il giovane allievo Bacquet che è ancora ricoverato sotto stretta osservazione del personale medico dell’ospedale Niguarda di Milano. Operato più volte dal giorno dell’atterraggio d’emergenza, non è ancora in grado di comunicare ed è impossibile che in tempi brevi possa fare rientro in Svizzera, com’è stato per il suo connazionale. In parallelo all’attività medica, la vicenda dell’incidente aereo del 28 dicembre prosegue anche sotto il profilo giudiziario. In settimana il tribunale di Monza ha nominato ufficialmente un perito, che ha già effettuato un sopralluogo nell’area dov’è caduto il DA 40 della Diamond. Si tratta di un primo intervento, cui ne faranno seguito molti altri per portare luce sulla vicenda. Nulla di nuovo invece dal fronte dai rilievi effettuati dall’Ansv (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo), a quanto pare ci vorranno mesi prima che i tecnici si esprimano con certezza su quanto è avvenuto nelle ultime battute dello scorso anno a Carate Brianza a due passi dalla superstrada Milano-Lecco, un episodio che fa ancora molto discutere l’opinione pubblica.
Cristina Marzorati