«Camminata Superdisoccupati»In testa il concorezzese Bruno

Si svolgerà oggi a Milano la «Camminata dei Superdisoccupati»: capofila sarà Bruno, 37 anni, di Concorezzo, da anni senza una vera occupazione e portavoce di tutti gli over 35 italiani senza lavoro. Sarà occasione di incontro e dialogo con i cittadini dello shopping.
«Camminata Superdisoccupati»In testa il concorezzese Bruno

Concorezzo – Si svolgerà oggi dalle 15.30 a Milano la «Camminata dei Superdisoccupati»: capofila sarà Bruno, 37 anni, di Concorezzo, da due anni senza una vera occupazione e portavoce di tutti gli over 35 italiani senza lavoro. Non sarà una marcia né un corteo di protesta ma un’occasione di incontro e dialogo con i cittadini dello shopping. Il raduno sarà a piazzale Loreto, la camminata proseguirà in corso Buenos Aires fino a piazza San Babila, dopo una sosta di fronte al Duomo.

L’intento è quello di far capire che chi non ha lavoro non ha denaro e quindi non compra. Una condizione che a catena mette in crisi anche i negozianti e l’intera società. Una manifestazione, assicura Bruno, che sarà: «costruttiva e pacifica, anche perché potremo contare sul servizio d’ordine fornito dai City Angels per scoraggiare eventuali malintenzionati». Per i disoccupati sarà un’occasione per fare outing della loro condizione: in molti si vergognano del loro stato di difficoltà che vivono come una colpa: «perché – prosegue Bruno – non possono attenersi ai modelli di vita che la società impone».

Un complesso di inferiorità che non risparmia neppure chi in ambito professionale ha accumulato una lunga esperienza, magari di successo, ma che ora, superati i 35 anni non riesce a trovare una collocazione professionale: «Siamo troppo giovani per la pensione, ma troppo vecchi per avere una nuova opportunità occupazionale». Una condizione che rende tutti uguali: «Alla camminata – conclude il concorezzese – sono invitati uomini e donne, italiani e stranieri, chi vota a destra e chi a sinistra. La disoccupazione è democrazia pura. Banditi solo i politici: li abbiamo licenziati tutti».