Trezzo sull’Adda – Sulla poltrona più importante della società ci è rimasto per un solo anno. Ma che anno. Giacomo Luzzana, presidente della Tritium 1908 calcio, ha di recente dato le dimissioni, ufficializzate alla vigilia di Natale. Lascia per “gravi motivi familiari”, come si legge in un comunicato sociale. Quindi, nessun retroscena di screzi o malumori, peraltro difficili da immaginare in una squadra che sta andando a mille. Precisa: «Da oltre un anno mi onoro di ricoprire la carica – ha detto – e sono grato alla Tritium e a Ercole Ghezzi in particolare di essermi stato vicino».

Luzzana resterà come consigliere, mentre Ghezzi prenderà a interim la carica di presidente, ruolo che ha già ricoperto con efficacia dimostrata. Ma più che uomo di cariche, Ghezzi è uomo di carica. Un’autentica macchina (pugno di ferro in guanto di velluto, tessitore di strategie; una sorta di cardinal Mazzarino abduano, dicono di lui). Presto lascerà il ruolo di presidente-immagine della società per tornare ad occuparsi, per la verità da oltre un lustro non ha mai smesso, dell’organizzazione. A far da bandiera arriverà un esponente della cosiddetta “società civile”, un imprenditore di successo che ha già avuto a che fare con lo sport. Il nome sussurrato è quello di Alberto Mauri dell’omonima società trezzese di elettroforniture. A supporto di queste voce c’è anche un suo recente – inaspettato, imprevisto? – intervento, a una festa dei giovani biancazzurri.

C’è chi dice che stesse facendo le prove in vista dell’ufficializzazione del ruolo attorno al 6 gennaio. La befana, dunque, dovrebbe portare in dono il nuovo presidente. Se così fosse, riempirebbe di soddisfazione molti trezzesi che non avevano gradito come “patron” della Tritium uno “straniero”. La famiglia Mauri dell’elettroforniture è già impegnata come sponsor nello sport trezzese e con la Canottieri Tritium ha festeggiato in passato grandi risultati mondiali e olimpionici. Chissà che non porti ulteriore fortuna a questa Tritium che già corre come il mitico Ribot.
F.Bar.