Calcio: super derby Dipo-Agrate

Vimercate – La Dipo comincia domenica alle 16 la scalata per tentare il passaggio in Promozione. L’obiettivo, sfumato in modo incredibile l’anno scorso, appare più arduo quest’anno. Di fatto domani in casa dell’Agrate si disputano dei quarti di finale. La vincente affronta la vincente dell’altro quarto, che la Brembatese affronta in casa con il Gessate. Vincendo anche quell’incontro, mercoledì 3 giugno, affronta nella vera e propria finale la squadra vincente di un altro girone. Solo battendo quell’avversario si viene promossi.

È pur vero che anche perdendo a quell’incontro si potrebbe passare. Infatti l’andazzo della situazione economica è tale che tante società non stanno pagando i giocatori, che comunque vogliono fare investimenti inferiori e quindi possano rinunciare al titolo sportivo. I ripescaggi dunque possono essere tanti. E il regolamento non li permette per le squadre retrocesse, ma solo per quelle che hanno concorso per la promozione. Ma è una situazione che riguarda tutti, anche la stessa Dipo, il cui vicepresidente Ermanno Redaelli confessa: «La nostra società non è in una situazione economica pessima; però credo che si vada, per l’anno prossimo, nell’ottica di dirottare parte degli investimenti della prima squadra sul settore giovanile».

Domani è una partita secca sul campo della squadra meglio classificata, cioè l’Agrate, che peraltro è una delle squadre più seguite dai tifosi. Ma è un derby, quindi sugli spalti ci saranno anche tanti sostenitori vimercatesi. In campionato l’Agrate in casa sua sconfisse la Dipo per 3-1 in casa, alla prima giornata: ma quella Dipo era un cantiere, in cui molte cose sono andate migliorando con il tempo. In particolare per la difesa, che resta comunque il tallone d’Achille dei verdi. Un mese fa in casa della Dipo finì 1-1. Che da allora è apparsa in netta crescita nelle ultime giornate, con una condizione atletica e una concretezza invidiabili.

Il gioco è non è scintillante, ma molto dipenderà dall’attacco, con Origo e Foti; questi sente la partita contro gli ex compagni , e con la sua velocità può mettere in crisi la difesa, che anche per gli avversari è il reparto meno convincente: ha preso 34 gol. Tanto passa anche per i piedi estrosi del rifinitore Giani. Chiavegati non avrà, oltre ai soliti Prini eD’Ambrosio, neppure Marcandalli. L’Agrate è molto temibile in attacco. Orofino e Capozucca sono due opportunisti temibili. Baldassin è il più pericoloso, un motorino inesauribile che ha ripreso a giocare con continuità. In panchina c’è anche Barzellato. Sulla fascia Ersi può sempre fare la differenza. Il centrocampo è solido, con i fratelli Fallanca e la guida dell’ottimo Biffi, peraltro pericoloso sui calci piazzati.
Simone Guslandi