Cadavere ritrovato nell’Adda,può essere Francesco Magni

Gli indizi sono diversi, e le speranze più sottili. Non è certo - perché a confermarlo potrà essere solo l'esito degli ulteriori esami predisposti dai carabinieri, tra cui il test del Dna - ma l'uomo ritrovato nell'Adda domenica potrebbe essere Francesco Eugenio Magni. Ritrovata la fede nuziale.
Cadavere ritrovato nell’Adda,può essere Francesco Magni

Usmate Velate – Gli indizi sono diversi, e le speranze più sottili. Non è certo – perché a confermarlo potrà essere solo l’esito degli ulteriori esami predisposti dai carabinieri, tra cui il test del Dna – ma l’identità dell’uomo ritrovato nell’Adda, tra Medolago e Suisio, domenica pomeriggio, potrebbe corrispondere a quella di Francesco Eugenio Magni, cinquantacinquenne di Usmate Velate, che manca da casa ormai da più di un mese. I tratti somatici non sono riconoscibili, perché quando il corpo è stato ripescato dal fiume, era in acqua probabilmente già da qualche settimana. Però ci sono i capelli grigi; e poi il luogo del recupero. L’ultima cella telefonica ad agganciare il cellulare di Francesco Magni era stata quella di Trezzo sull’Adda. E infine il ritrovamento – come riportato dall’Eco di Bergamo venerdì mattina – della fede nuziale dell’uomo. Le incisioni all’interno dell’anello, il nome della moglie e la data del matrimonio, sarebbero un’ulteriore prova che la salma potrebbe appartenere all’usmatese.

Le indagini, di cui si stanno occupando i carabinieri di Vimercate, però non sono concluse, perché per stabilire, senza più dubbi, l’identità del cadavere dell’Adda, sono necessari altri esami – oltre a quello autoptico, concluso mercoledì mattina – i cui risultati sono previsti per i prossimi giorni. Del caso della sparizione di Francesco Magni, di professione agente commerciale per tutto il nord Italia, i carabinieri si stanno occupando (cercando di ricostruirne gli ultimi spostamenti), dal pomeriggio del 17 giugno scorso, quando la moglie, che gestisce un’edicola a Rogoredo di Casatenovo, e i due figli si rivolsero alla stazione di Arcore per presentare denuncia, preoccupati perché l’uomo, uscito dalla casa di via Europa con la sua Fiat Panda blu per un appuntamento di lavoro, non era ancora tornato e non rispondeva al telefono.

Una segnalazione era stata inoltrata dai familiari anche al programma televisivo “Chi l’ha visto”, che ha diffuso sul suo sito e nella puntata del 29 giugno un identikit di Magni, citando alcuni particolari degli abiti con cui è stato visto per l’ultima volta. Sono stati invece alcuni bagnanti, domenica, a lanciare l’allarme, avviando così le operazioni di recupero del corpo, cui hanno partecipato i volontari del nucleo sommozzatori di Treviglio. Trasportata la salma all’obitorio dell’ospedale di Vimercate, sono cominciate intanto le indagini per darle un nome, incrociando le diverse segnalazioni di persone scomparse raccolte dai carabinieri.
Letizia Rossi