Brugherio, Concorezzo, Besana: il gruppo

Monza – Infiltrazione nell’economia legale con attività mantenute grazie a metodi illeciti di stampo mafioso. Così l’ordinanza relativa all’operazione «Isola» descrive il Marcello Paparo imprenditore «brianzolo». Le società in cui era presente hanno sedi sparse un po’ in tutta la Brianza, a partire da quel Consorzio Ytaka di Brugherio (viale Europa 26) che nella sua ragione sociale ha una nutrita serie di settori di intervento. Si va dai lavori di trasporto, logistica, facchinaggio, magazzino, pulizia, alla costruzione, ristrutturazione e manutenzione di fabbricati civili e industriali. Sempre a Brugherio e sempre nella stessa sede c’era anche la Immobiliare Caterina, costituita nel 2004 per la costruzione, la ristrutturazione e la compravendita di beni immobili civili, commerciali, industriali e rurali. A Concorezzo, invece, in via dei Mestieri, risulta essere la sede della Log’in time scarl (in liquidazione), altra società (63 dipendenti) del «gruppo Paparo» che oltre ai lavori di pulizia in genere, compresi quelli nelle mense, negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie’, può occuparsi anche, così recita la visura camerale della società, di «scarti di lavorazione, rifiuti di ogni genere e tipo, con esclusione dei rifiuti radioattivi». La mappa delle attività brianzole non è ancora completata: a Besana, in via Vittorio Veneto, c’è la sede della Quality Log, 110 dipendenti, anch’essa in via di liquidazione, che si occupa sempre di pulizia e facchinaggio. Tutte società nelle quali hanno cariche e qualifiche diversi soggetti residenti in Brianza (Vimercate e Brugherio), anche se in questo elenco prevalgono personaggi che risultano residenti a Cologno Monzese. Ma gli imprenditori presenti nelle società vengono anche da altre zone del Milanese e della Lombardia così come da fuori Regione. Nel novero delle imprese legate ai Paparo c’è, infine, il Centro medico polidiagnostico San Maurizio, di Milano, nato per gestire servizi di trasporto di malati e infermi e per l’accompagnamento dei disabili. Tutte queste imprese sono state oggetto di un decreto di sequestro preventivo emesso il 14 marzo scorso dal Tribunale di Milano e notificato due giorni dopo con il quale si bloccano le quote della società. Per gli investigatori il quadro è abbastanza chiaro: il radicamento di queste attività nella zona di Monza è abbastanza evidente. E anche se le diramazioni societarie di Paparo non si fermano alla Lombardia (si arriva, per esempio, fino a La Spezia) è qui che aveva sede il «core business» di queste attività. Un dato che, sommato ad altri sulla presenza della ’ndrangheta, alza di nuovo l’allarme sulle infiltrazioni mafiose nel territorio.
Paolo Rossetti