Bruce Springsteen, lettore e scrittore: tra Moby Dick e Outlaw Pete

Il Boss diventa scrittore e presenta Outlaw Pete, un libro per bambini ispirato dal baby-rapinatore di banche del brano contenuto in Workin’ on a Dream e illustrato da Frank Caruso. E in un’intervista al New York Times si racconta e rivela i titoli della sua libreria.
Bruce Springsteen, lettore e scrittore: tra Moby Dick e Outlaw Pete

“Moby Dick” è l’ultimo libro che ha letto e che avrebbe voluto non finisse mai, “Outlaw Pete” è il primo che ha scritto. Bruce Springsteen ha preso una sua canzone per trasformarla in un racconto per bambini che rappresenta un viaggio nel tempo e non va troppo lontano dalle storie cantate in una vita. Un libro per bambini di tutte le età.
È l’esordio letterario del Boss, illustrato da Frank Caruso e nelle librerie dal 4 novembre 2014. Ed è stato l’occasione per raccontare gusti e letture in una intervista al New York Times.


Leggi “Bruce Springsteen: By the Book” (in inglese)

Springsteen ha così svelato di essere partito da ragazzo col Mago di Oz (in veranda, un’estate in cui non aveva nulla da fare) per arrivare, quattro anni fa, a innamorarsi dei grandi russi Cechov, Tolstoj e Dostoevskij (definiti “psicologicamente modernissimi”).

Tra I fratelli Karamazov e Anna Karenina ci sono gli americani Philip Roth, Richard Ford e Walt Whitman che raccontano il suo New Jersey e quelli che analizzando la crisi degli ultimi anni hanno influenzato l’album Wrecking ball, protagonista di un tour mondiale lungo due anni. La rivelazione di aver letto “Furore” di Steinbeck solo dopo aver scritto The ghost of Tom Joad, cui è ispirato, è solo un passaggio di una lista lunghissima di autori – con menzione speciale per i racconti di Flannery O’Connor – che fanno di lui un lettore onnivoro. Con una libreria di romanzi ma anche titoli di cosmologia, filosofia e baseball.

“Non sono sicuro sia proprio un libro per bambini, ma credo che i più piccoli istintivamente possano capire la passione e la tragedia”

Adesso c’è anche Outlaw Pete. Protagonista della omonima canzone che fu singolo di Workin’ on a dream del 2009, quella del baby-rapinatore di banche “in sostanza è la storia di un uomo che prova a sopravvivere e a espiare i suoi peccati” ha spiegato Springsteen nella postfazione.

E poi: “È una storia che ha molte fonti d’ispirazione. I personaggi pazzi e colorati del mio secondo album (The Wild, the Innocent and the E-Street Shuffle del ’73), ogni film western, anche Spaghetti-western, che ho visto quando ero ragazzino e probabilmente anche le storie del coraggioso Cowboy Bill che mia mamma mi raccontava per andare a dormire. Outlaw Pete è un uomo che sfida il destino per lasciarsi dietro ciò che lo avvelena. Non sono sicuro sia proprio un libro per bambini, ma credo che i più piccoli istintivamente possano capire la passione e la tragedia. E un rapinatore di banche di sei mesi era un buon protagonista”.