Biassono, acquista auto usataFa lo 007 e scopre l’imbroglio

Biassono – Acquista una vettura di seconda mano pensando che il mezzo abbia percorso solo 58mila chilometri, mentre poi scopre che il contachilometri taroccato ne aveva nascosi almeno 3 volte tanto.

È successo a un biassonese che nell’aprile del 2009 ha acquistato una Renault Megane 1.9 diesel. «La macchina era davvero perfetta sia fuori che dentro. Inoltre il venditore ha spiegato che mi sarebbero state date la garanzia di 12 mesi oltre a una certificazione di 127 controlli a mia tutela – spiega Giovanni Battista Bonzanini – . Ma i guai sono arrivati subito dopo. Mi sono accorto che la macchina consumava circa un chilo d’olio ogni mille chilometri».

Riportata al concessionario Monzacar la vettura è stata riparata in garanzia, anche se all’acquirente sono stati addebitati 390 euro, pari alla metà dell’intervento. La vettura nelle settimane successive continuava ad avere problemi e alla fine di agosto, riportata nuovamente dal concessionario, le è stata sostituita, stavolta gratuitamente, la turbina.

«Nel frattempo mi ero documentato presso dei centri assistenza Renault per conoscere la possibile soluzione definitiva al problema e mi è stato detto che con quei ‘sintomi’ significava che il motore era partito. Ma ciò non sarebbe potuto accadere a 60mila chilometri, così mi sono insospettito» aggiunge l’acquirente.

Trasformatosi in 007, Bonzanini ha scoperto che la vettura non risultava provenire da un unico proprietario, ma era passata da diverse mani. Addirittura il primo intestatario era una società di noleggio che aveva ceduto la Renault nel 2007, tre anni dopo l’immatricolazione, con 140.794 chilometri. Nel 2006 sembra che la macchina sia stata riparata in una officina Renault autorizzata e nella registrazione i chilometri risultavano già 88.301. Dopo la società di noleggio si sono susseguiti altri intestatari e procuratori a vendere. In uno dei passaggi indubbiamente è avvenuto il taroccamento.

Ora però la vettura è ferma a disposizione del cliente nell’officina di Monzacar, in quanto Bonzanini ha presentato un esposto al nucleo di polizia tributaria di Milano e all’autorità garante per la pubblicità e il commercio. Monzacar, attraverso una lettera del proprio legale, ha fatto sapere che la concessionaria ha agito in buona fede e che a sua volta intende rivalersi sull’ultimo proprietario che ha ceduto la macchina al concessionario in permuta a un’altra e con 58000 chilometri.

Costui, però, si dichiara innocente. Bonzanini chiede l’annullamento del contratto per omesso controllo di Monzacar, ma per dirimere la questione si dovrà pronunciare il giudice.
Sabrina Arosio