Arcore, cadde in moto sull’ex 36Un 17enne in coma da tre mesi

Arcore – È ancora in condizioni gravi il 17enne che lo scorso dicembre è rimasto vittima di un incidente in motorino davanti alla nuova Esselunga. Antonio Z., residente a Bernate con il padre e la madre, giace in un letto della clinica Zucchi di Carate e lotta contro i gravi ematomi alla testa e quella paralisi alla parte sinistra del corpo sulla cui evoluzione i medici non fanno previsioni. Sono passati tre mesi esatti dall’incidente, ma il ragazzo pur aprendo gli occhi ogni tanto non ha mai ripreso conoscenza.

“Quando apre gli occhi non c’è –racconta il padre, 39 anni, una vita difficile ma ormai serena e un grande amore per la famiglia- i medici mi dicono che bisogna avere tanta pazienza, ma qui di pazienza non ce n’è più”. Eppure il suo tono è pacato anche quando rimprovera il bassotto che abbaia in continuazione. Nella stanza del figlio, nell’appartamento preso in affitto da poco, guarda il computer di Antonio e ricarica la batteria del cellulare del ragazzo, “qui c’è tutta la sua vita, tutti i suoi amici”, e poi mostra le foto del giovane appese dietro a quel letto in cui la moglie dorme tutte le notti da quel 27 dicembre.

“Erano le 11.30 di sera –racconta il bernatese- quando mio figlio mi ha telefonato per avvisare che restava fuori ancora un po’. Più tardi ho sentito un’ambulanza in lontananza e ho subito avuto la sensazione che fosse per lui, sono stato male, ho dovuto bere due bicchieri d’acqua”. Il sesto senso di un padre che non è stato smentito. Viaggiava in motorino lungo via Gilera, il 17enne. Procedeva in direzione del centro di Arcore ed era quasi all’Esselunga quando pare un suo amico che guidava un altro mezzo l’abbia un po’ spintonato, forse per gioco. Poco dopo, lo schianto sullo spartitraffico realizzato da una ditta appaltatrice di Esselunga davanti al supermercato e il volo.

“Se la segnaletica fosse stata corretta –dice il padre- forse le cose sarebbero andate diversamente. E infatti due giorni dopo l’incidente sono stati messi i cartelli. Per questo stiamo valutando la possibilità di fare causa al Comune”. La notte dell’incidente, sul posto sono intervenuti i carabinieri di Biassono, chiamati da una guardia giurata che provvidenzialmente ha assistito alla scena. Ora la vicenda è in mano a un avvocato, Federico Fumagalli di Vimercate che dichiara: “è in corso la trattativa con il Comune per trovare eventuali soluzioni stragiudiziali. Il mio collega ha parlato con un assessore”.

Curioso è il fatto che il sindaco Marco Rocchini, dicendosi affranto per la situazione del 17enne, precisi comunque che “non so nulla della vicenda legale e non ho mai incontrato l’avvocato Fumagalli. Intanto i genitori di Antonio vanno avanti con le loro giornate. “Mi hanno dato 20 giorni di riposo –spiega il papà- ma poi sono tornato al lavoro. Stare a casa è peggio: guardare il suo computer o aspettare di vederlo arrivare al bar del centro sportivo dove andava sempre è brutto. Lavoro da poco per Lo Sciame: mi stanno aiutando molto”.
Valeria Pinoia