Arcore, agguato con le spranghePresi due cittadini di Biassono

Arcore – È stato seguito da due uomini a suo dire sconosciuti, poi è stato aggredito violentemente, nel bel mezzo di via Buonarroti a Villasanta, alla luce del giorno. I due uomini lo hanno preso a sprangate sulla testa procurandogli lesioni di un certo rilievo e si sono fermati solo grazie al pronto intervento dei carabinieri di Villasanta.

Lui è un quarantenne arcorese che la mattina di lunedì si trovava nel vicino Comune. Anche l’identità degli aggressori è stata chiarita. Si tratterebbe di due residenti di Biassono, entrambi incensurati. Cittadini al di sopra di ogni sospetto, insomma, che però hanno compiuto un gesto ingiustificabile che comunque tradisce l’esistenza di qualche motivazione. Ricostruire la vicenda e capire l’antefatto non è stato facile e gli stessi carabinieri non si sono sbilanciati. Sembra comunque che il movente possa essere di tipo passionale. Pare infatti che i due uomini armati di spranga abbiano raccontato ai carabinieri di essere intervenuti per dare una lezione all’arcorese, accusato di molestare la sorella di uno dei due cittadini di Biassono.

Secondo le giustificazioni addotte, l’arcorese avrebbe più volte, nei giorni precedenti, pedinato la signora, facendola sentire in pericolo. I familiari, determinati a mettere fine a una situazione insostenibile, avrebbero raccomandato alla donna di chiamarli telefonicamente non appena i pedinamenti si fossero nuovamente verificati. E così deve essere andata lunedì mattina, quando i due familiari, avvisati dalla donna, hanno abbandonato le questioni di cui si stavano occupando per precipitarsi in via Buonarroti a farsi giustizia da soli. L’aggressione è stata però notata da un paio di passanti che hanno immediatamente avvisato la centrale operativa dei carabinieri.

L’intervento della pattuglia villasantese è stato così repentino che sul posto i militari hanno trovato la stessa scena descritta per telefono. Gli aggressori sono stati bloccati e immobilizzati, mentre per la vittima del pestaggio si è reso necessario il trasporto all’ospedale San Gerardo di Monza dove l’arcorese è stato medicato al capo, per i violenti colpi subiti. Inevitabili le conseguenze per i due uomini di Biassono, portati in caserma, identificati, ascoltati e poi denunciati per lesioni e violenza privata.

La vicenda resta avvolta da qualche mistero e, sulle prime battute, con gli elementi frammentari raccolti, i militari pare non se la siano sentita nemmeno di escludere uno scambio di persona di cui ha fatto le spese l’arcorese. Se la versione degli aggressori corrispondesse a verità, non sarebbe comunque il primo caso in cui i familiari uomini di una vittima di molestie decidono di risolvere il problema senza ricorrere alle caserme. Una scelta ancora più scriteriata, da quando è stato formalizzato il reato di stalking che anche in Brianza, in un paio d’anni, ha collezionato arresti e denunce.
Valeria Pinoia