Besana in Brianza – In Brianza torna l’incubo meningite. E’ ancora nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Desio, ma è in discrete condizioni generali, il giovanissimo besanese ricoverato da quasi una settimana per aver contratto la temuta malattia infettiva. L’ultima vittima del batterio meningococco è un tredicenne con casa a Besana capoluogo. Il ragazzino domenica era al lago, per una gita fuori porta con la famiglia, ed è durante la giornata lontano da casa che ha accusato i primi sintomi dell’infezione: febbre altissima, mal di testa, rigidità alla nuca e nausea. Sintomi che sono andati via via aumentando il giorno dopo.
Nella serata di lunedì i genitori, preoccupati, lo hanno accompagnato al Pronto soccorso dell’ospedale di Carate. Da qui il trasporto d’urgenza all’ospedale di Desio, dove il ragazzino, prontamente sottoposto a visite di controllo e accertamenti, è ancora ricoverato nel reparto di Pediatria per una meningite che, sospettano i medici, sarebbe di origine batterica. Le condizioni del giovanissimo paziente, costantemente tenuto sotto controllo, sono migliorate nei giorni successivi al ricovero, e continuano a progredire sulla strada della guarigione definitiva. «Il ragazzo – così l’Asl ieri pomeriggio – è in discrete condizioni generali».
Nei giorni immediatamente successivi al ricovero, l’Azienda sanitaria locale di Monza ha attivato l’intervento di profilassi previsto nei casi di meningite, che ha coinvolto quasi ottanta persone. Ad eseguirla il servizio di Igiene e sanità pubblica del dipartimento di Prevenzione medica. Sono stati sottoposti a profilassi tutte le persone entrate in contatto prolungato con il ragazzo nelle ultime ore prima del ricovero, i familiari e i ragazzi dell’oratorio feriale della comunità dei Santi Erasmo e Marcellino di Besana capoluogo. A scopo preventivo è infatti necessario che le persone che hanno avuto contatti stretti con il malato assumano un antibiotico.
Mercoledì l’Asl ha inoltrato in oratorio una informativa che don Massimo Donghi, referente della pastorale giovanile della comunità di Santa Caterina, ha provveduto immediatamente a recapitare a tutte le famiglie dei cento ragazzi delle medie che settimana scorsa avevano giocato con il tredicenne colpito da meningite. Giovedì mattina, in oratorio, si è svolta una riunione collettiva dei genitori dei ragazzi con le referenti del dipartimento di Prevenzione medica dell’Asl, cui sono seguiti colloqui individuali. Sottoposti a profilassi con antibiotico quarantanove ragazzi, venti animatori adolescenti e quattro adulti, tra cui lo stesso don Massimo.
I familiari, mamma, papà e sorella, erano già stati sottoposti a profilassi in ospedale nei giorni precedenti. Il tredicenne sta continuando a seguire la terapia nel suo letto del reparto di Pediatria dell’ospedale di Desio.
a.br.