Agrate Brianza – Il passato recente dimostra, dati alla mano, che nell’anno e mezzo di vita già sperimentato, dal 2008 al 2010, l’ufficio diritti animali di Agrate ha sicuramente pesato per iniziative e numero di casi trattati. Dopo una sospensione ‘tecnica’ dovuta allo scioglimento dell’associazione Animali sull’Arca che ha gestito la prima versione del servizio, da lunedì 16 luglio, l’ufficio riprenderà a funzionare, grazie ai volontari di altre due associazioni, entrambe onlus e milanesi, Animare e Chiliamacisegua.
Lo sportello sarà operativo per sei ore mensili, nelle giornate del primo e terzo lunedì di ogni mese, dalle 9 alle 12, nella sala Arca del municipio (tel. 039.6051262).
«Sono contenta che l’attività riprenda e ritengo che anche grazie al nostro impegno precedente questo ufficio possa riprendere a funzionare», ha commentato Cristina Zuani, educatrice cinofila, operatrice pet therapy ed ex responsabile dell’ufficio, augurando buon lavoro ai volontari che gestiranno lo sportello.
Le competenze in capo a questo ufficio sono: l’informazione, consulenza e sensibilizzazione alla cittadinanza sui tempi legati al benessere animale, la raccolta delle istanze presentate dai cittadini e dalle associazioni interessate alla tutela degli animali; il censimento delle colonie feline; la banca dati degli animali persi e trovati; la predisposizione ed elaborazione dei progetti di tutela e salvaguardia delle popolazioni animali presenti sul territorio; l’incentivazione all’adozione dei cani sistemati presso il canile convenzionato con il Comune, l’aggiornamento dell’anagrafe canina e i controlli in collaborazione con la polizia locale.
Guardando alla precedente esperienza, un caso di cronaca eclatante, e irrisolto, del quale l’ufficio animali si era occupato è quello del ritrovamento delle carcasse di cinque cani nella roggia Gallarana, alle spalle di cascina Offellera. Fatti che risalgono a quattro anni fa. Nell’arco di due mesi, nell’estate del 2008, furono ritrovati in quattro riprese i resti degli animali. Lo stato di decomposizione degli animali impedì di riconoscere il tatuaggio per la ricerca tramite anagrafe canina e di risalire ai proprietari.
Anna Prada