«Abusi al Centro Giardinaggio»Desio: otto serre da abbattere

Desio – Problemi in vista per il Centro Giardinaggio di via Per Binzago. Alcune strutture che ospitano le serre con piante e fiori, infatti, risultano abusive. Per questo, il comune ha avviato le procedure del caso, che porteranno all’abbattimento degli abusi edilizi. L’iter è già avanzato: in consiglio comunale è arrivata la delibera per l’individuazione dell’area da acquisire al patrimonio comunale, in caso di inottemperanza della demolizione. Il documento doveva essere discusso nella seduta di due settimane fa, ma è slittato alla prossima riunione, insieme al piano delle alienazioni e ad altre aree abusive da acquisire.

“Si tratta di uno degli interventi che abbiamo in programma, dopo quello della villetta di via Ferravilla” dice l’assessore all’urbanistica Michele Vitale. In questo caso, la situazione risulta più complessa perchè rischiano di andare di mezzo i dipendenti del centro, molto frequentato da clienti di tutta la Brianza. Per evitare l’eventuale taglio di posti di lavoro, il comune e la proprietà stanno cercando quindi una mediazione, un punto d’ accordo. “Affrontiamo la questione, consapevoli che ci sono di mezzo i dipendenti” dice Vitale.

Nessuna dichiarazione invece da parte del responsabile del centro, al momento è irreperibile. La storia non è di questi giorni, ma si trascina da un paio d’anni, tra documenti e carte protocollate. I primi rilievi della polizia locale, come si legge nella delibera comunale, risalgono al luglio 2008. I vigili hanno segnalato opere abusive: nel complesso, 8 strutture metalliche e un soppalco. Nel settembre 2008 è stata avviata quindi la procedura sanzionatoria.

Nel frattempo la proprietà ha presentato domanda di sanatoria, ma la richiesta è stata respinta il 21 aprile 2009. Subito dopo, nel maggio 2009, la proprietà ha avanzato un’altra domanda per “cambio di destinazione d’uso e ampliamento” ma poi l’ha ritirata. Nel settembre 2009 è tornata alla carica con un’altra domanda, per la “demolizione e costruzione di altri manufatti e la modifica di destinazione d’uso di un’area da agricolo a commerciale.” Domanda respinta il 10 giugno 2010.

Si è arrivati così a settembre, con la delibera pronta per essere discussa in consiglio comunale. Il documento prevede l’acquisizione da parte de comune di un’area di poco più di 2300 metri quadrati, nel caso di inottemperanza all’abbattimento. I problemi però potrebbero non essere finiti qui. Il comune sta facendo accertamenti anche sulla licenza commerciale e sul pagamento della Tarsu effettuato negli ultimi anni. Il sospetto è che ci sia una grossa cifra inevasa.
P.F.