• UD/CHF mostrerà una maggiore debolezza poiché la Federal Reserve spera di attenersi a un aumento dei tassi di 75 punti base.
• Gli ordini di beni durevoli degli Stati Uniti sono stati osservati a -0,2%, il che potrebbe far slittare ulteriormente l’indice dei prezzi al consumo core.
• Oltre ai beni durevoli statunitensi e alla politica della Fed, le vendite al dettaglio in Svizzera saranno le più importanti.

L’USD/CHF ha sperimentato un blocco di circa 0,9640 nella sessione asiatica dopo il beneficio nelle prime ore della sessione di trading. L’asset è rimasto nella morsa delle orecchie per l’ultima settimana e spera di scivolare ancora, dato che il DXY è rimasto vulnerabile dopo la presentazione delle aspettative di inflazione a lungo termine.

L’emissione di una previsione di inflazione al 2,8% rispetto al precedente 3,1% ha ridotto le aspettative di un aumento dei tassi di interesse di 100 pb da parte della Fed. Sebbene l’aspettativa di un ulteriore inasprimento delle politiche sia solida, un aumento dei tassi di 75 punti base sembra imminente. Gli indicatori anticipatori dell’inflazione, come il tasso d’inflazione totale e l’IPC, non mostrano segni di esaurimento.

Inoltre, mercoledì, la pubblicazione dei beni durevoli statunitensi sarà di estrema importanza. Il dato economico viene osservato come nettamente inferiore a -0,2%, significativamente più basso rispetto alla pubblicazione dello 0,8%.

Sul fronte del franco svizzero, le vendite al dettaglio reali saranno al centro dell’attenzione. Inizialmente, i dati economici si sono attestati a -1,6%. L’analista economico spera che si mantenga alto perché l’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari e delle bollette energetiche aumenterà le vendite al dettaglio reali. Tuttavia, uno slittamento dei dati economici indicherà un’importante flessione della domanda reale, che potrebbe indebolire i tori del franco svizzero.