Una crisi estrema? Mike Dolan, Rete di sicurezza indebolita delle banche centrali

Un nuovo shock in una serie infinita di crisi economiche mette in evidenza le preoccupazioni di lunga data sulla dipendenza del governo dalle banche centrali per i finanziamenti a basso costo, con l’imminente shock invernale del carburante in Gran Bretagna che funge da banco di prova cruciale.

L’eventualità di un ennesimo ciclo di salvataggi economici incontra parametri inquietanti dopo quasi 15 anni di massicce richieste di spesa e prestito da parte del governo per alleviare i consumatori e le imprese dai ricorrenti shock finanziari, sanitari e di carburante.

Avendo l’inflazione fuori controllo, le banche centrali non sono né attrezzate né desiderose di fare la sottoscrizione, a differenza di quanto accaduto in passato con le truppe.

L’aumento del costo dell’elettricità in Europa, in particolare in Gran Bretagna, significa che molte famiglie non saranno in grado di coprire le spese invernali, soprattutto a causa dello stallo con la Russia per l’invasione dell’Ucraina.

Per evitare una recessione violenta, inadempienze dei consumatori, stress dei fornitori e una cascata di fuel poverty in Gran Bretagna, si prevede che il governo debba offrire un’altra serie di aiuti per la crisi.

Clicca qui per aprire un conto demo eToro e imparare a fare CFD Trading>>>è gratis

Con i prezzi all’ingrosso del gas britannico aumentati del 370% rispetto a questo periodo dell’anno scorso e con i costi energetici di una famiglia tipica che dovrebbero aumentare di oltre 3.000 sterline in meno di un anno, un’ulteriore azione e sostegno da parte del governo sembrano praticamente imminenti.

La Resolution Foundation, un think tank britannico, ha avvertito che “si profila una catastrofe” e che il prossimo Primo Ministro britannico dovrà ancora una volta “pensare all’impensabile” per quanto riguarda il sostegno alle politiche.

Secondo quanto riferito all’inizio di questa settimana, una delle più importanti organizzazioni britanniche del settore energetico ha informato i ministri del governo che per risolvere il problema potrebbe essere necessario pagare 100 miliardi di sterline in due anni per sostenere i consumatori.

In tempi di crisi finanziaria, come la pandemia o il salvataggio bancario di 14 anni fa, la Banca d’Inghilterra ha aumentato i tassi d’interesse e acquistato titoli di Stato per mantenere bassi i tassi di prestito a lungo termine. Questo ha contribuito a controllare i costi.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.