Dicembre e gennaio sono storicamente mesi favorevoli alle criptovalute per diversi motivi.
Secondo alcuni analisti sono considerati i migliori periodi dell’anno per fare trading o acquistare cripto; bitcoin (BTC) tende a fare bene in questi periodi, anche nei mercati ribassisti ed Ethereum (ETH) spesso supera il resto delle altcoin tra dicembre e gennaio.
Inoltre le feste natalizie portano nuovi afflussi di capitale e più tempo a disposizione per gli investitori. D’altra parte, è stato osservato anche un calo del mercato delle criptovalute in dicembre, che alcuni interpretano come la preparazione degli investimenti di gennaio.
Questa volatilità può essere influenzata da diversi fattori esterni, come l’incertezza nel mercato finanziario o eventi specifici che influenzano la percezione degli investitori.
Per costruire un wallet bilanciato con cui affrontare il 2024 abbiamo analizzato tre tipologie di crypto divenute ormai essenziali per il mondo Blockchain. Un oracolo, Chainlink, una meme coin in prevendita: Meme Kombat e un layer 1: Avalanche.
Chainlink: l’oracolo
Un oracolo è una particolare crypto che permette di collegare le blockchain al mondo esterno. Pensate ad esempio a uno smart contract che debba scambiare Ethereum con Polkadot. Come può il software accedere al prezzo delle due crypto?
L’oracolo assolve a questa funzione, per questo è stato anche definito come un collegamento tra il WEB2 (il mondo di Internet e le sue informazioni) con il WEB3, ovvero la Blockchain.
In futuro gli oracoli potranno veicolare anche altre informazioni come le previsioni meteo, gli orari dei trasporti e molto altro, rendendo le Blockchain sempre più connesse al mondo reale.
Ad oggi Chainlink è l’oracolo di riferimento del mondo crypto e ha pochissimi concorrenti sul mercato, vale infatti la pena menzionare solo Band e APi3.
La crescita e l’espansione del progetto sono testimoniati dalle oltre 200 collaborazioni aziendali e da una capitalizzazione di mercato che si aggira intorno ai 6 miliardi di dollari.
Chainlink si distingue anche per la sua capacità di integrarsi in molteplici blockchain, tra cui Ethereum, Polygon, Arbitrum e Avalanche, dimostrando una flessibilità che amplia ulteriormente il suo campo di applicazione.
Per questo Chainlink e il suo token LINK sono la nostra prima scelta tra gli oracoli crypto.
Meme Kombat: la prevendita
Tra le prevendite di questo 2023, che termineranno presumibilmente il prossimo anno, spicca la nuova meme coin Meme Kombat.
Abbiamo scelto una prevendita o ICO (Initial Coin Offering) perché è un segmento che è sempre risultato redditizio per gli investitori. Chi acquista in questa fase lo fa generalmente a un prezzo inferiore rispetto alla quotazione su exchange, un vantaggio da non trascurare.
E non è un caso che la nostra scelta sia una memecoin, una tipologia di crypto estremamente volatile ma anche redditizia. Anche se non tutti condividono la passione per le meme coin, crypto che non hanno uno scopo o un’utilità dichiarata, questa categoria è sempre stata presente nel mondo crypto e in passato ha regalato diverse gioie agli investitori come dimostrano i casi Dogecoin e Shiba Inu.
Tra l’altro Meme Kombat è una meme coin anomala visto che il suo token proprietario ha un suo caso d’uso, può essere utilizzato per scommettere su battaglie virtuali tra le meme coin, un progetto che mescola la GameFi con un pizzico di Gambling.
Al momento Meme Kombat ha già raccolto quasi 3 milioni di dollari in prevendita.
Avalanche: il layer1
Avalanche è un progetto blockchain Layer1 che si distingue per diverse caratteristiche uniche ed è per questo che lo abbiamo scelto.
Un layer1 è una blockchain “principale” spesso caratterizzata da smart contract, in pratica la spina dorsale dei progetti Blockchain.
I Layer 1 devono essere scalabili, ovvero veloci, per elaborare migliaia di transazioni al secondo mantenendo al contempo adeguati standard di sicurezza e decentralizzazione.
Una delle caratteristiche principali di Avalanche è infatti la sua notevole velocità. Può elaborare migliaia di transazioni al secondo, inoltre grazie alla sua bassa latenza vanta tempi di finalizzazione per le transazioni molto brevi.
Come algoritmo di consenso utilizza l’ “Avalanche consensus protocol”, diverso dal Proof of Work (utilizzato da Bitcoin) o dal Proof of Stake (utilizzato da Ethereum 2.0). Questo meccanismo consente una maggiore velocità e efficienza nel processo di validazione delle transazioni.
Nonostante le differenze con Ethereum Avalanche è compatibile con EVM, il che significa che gli sviluppatori possono facilmente migrare le loro dApps da Ethereum ad Avalanche senza riscrivere il codice.
Un’altra caratteristica distintiva di Avalanche è la sua architettura a subnet, che consente di creare reti personalizzate con i propri validatori e regole.
Insomma, Avalanche offre una piattaforma blockchain versatile con caratteristiche uniche che lo distinguono da altri progetti Layer 1.
La sua combinazione di alta velocità, bassa latenza, e interoperabilità lo rendono una scelta attraente per sviluppatori e utenti alla ricerca di alternative a piattaforme consolidate come Bitcoin ed Ethereum.
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