L’amore di un tifoso per la sua squadra non si può misurare in presenze, ma in sforzi, in cori, in passione. Al Maradona San Paolo per Napoli-Monza i sostenitori biancorossi saranno circa 300, a rispettare la trasferta anche al sud, anche a metà strada tra Natale e Capodanno. Anche perché il 2023 casalingo è terminato con la sconfitta dell’U-Power Stadium con la Fiorentina. Anche in quel momento, non è mai mancata la spinta della Curva Davide Pieri.
Serie A: in 300 a Napoli per il Monza, le parole di Fausto Marchetti sulla stagione finora
Ora è il momento di tracciare bilanci e, dal punto di vista sportivo, Fausto Marchetti, portavoce degli ultras della sud, la vede così: «La nostra classifica è giusta, siamo dove dobbiamo stare, lì a metà a lottare per una tranquilla salvezza, ce la giochiamo bene con quelle alla nostra portata e facciamo fatica con le big come è normale che sia. I risultati straordinari della stagione scorsa non dovrebbero condizionare il giudizio su questa annata, per ulteriori, e per carità anche lecite ambizioni dello spettatore pagante, dovremmo avere ben altro parco attaccanti. Sappiamo cosa è successo questa estate, quando fare campagna acquisti è stato al quanto complicato, tra voci di cessione societaria e ovvi ridimensionamenti di budget, ma come detto siamo il Monza, siamo nel punto più alto, della nostra storia calcistica e dovremmo tutti essere contenti per ciò che sportivamente abbiamo vissuto in questo 2023».
Serie A: «Tanta freddezza nei confronti della piazza»
Ci sono dei però, non banali: «Noi non siamo spettatori, noi siamo tifosi e ci siamo nei momenti più duri, come ha potuto notare anche Di Gregorio nell’ultima partita, ci siamo nei luoghi più lontani, possiamo accettare una squadra che perde e che lotta. Eppure rimarchiamo tanta freddezza nei confronti della piazza. In estate non c’è stata nessuna presentazione della rosa, non ci sono stati allenamenti a porte aperte, quando incroci la squadra negli aeroporti si nota quasi del fastidio nell’interagire e mai, dico mai, sotto la curva come si conviene. Solo Matteo Pessina si sforza di colmare questo vuoto, pochissime interviste, alle feste dei club la società manda i giocatori per sforzo, D’Ambrosio che sui social sembra giocare ancora nella sua ex squadra. A questo punto ci chiediamo come sia possibile credere che la gente, il pubblico, i giovani si possano innamorare follemente, che debba farlo solo per i risultati. Questo è molto rischioso. La speranza è che tutto ciò possa cambiare altrimenti potrebbe cambiare il nostro atteggiamento».
Parzialmente ha risposto Palladino alla vigilia in conferenza stampa: «Gli allenamenti a porte aperte sono mancati solamente per i lavori in corso a Monzello, appena possibile li organizzeremo di nuovo». Per il resto dovranno pensarci la squadra e la società in campo e in città, mostrando un attaccamento diverso ai colori, quello che in passato ha fatto innamorare tanti monzesi e tanti brianzoli del bianco e del rosso.