La Divina, la piscina, il palcoscenico e i 20mila e passa motivi per applaudire. A Seregno lo sport sta a galla con… stile. Non proprio libero. Specialità di Federica Pellegrini ora fatta propria dal sindaco Alberto Rossi. E pur di celebrarlo come si deve, hanno pensato bene di invitarla per una manifestazione dedicata a celebrare il credo sportivo cittadino. Nelle intenzioni del primo cittadino, ma in pratica? Una sontuosa presentazione del libro della “divina”. Con tanto di pubblico adorante, palco, fotografi e, ovviamente… 20.000 euro di cachet gentilmente offerti dal Comune. Cioè da tutti noi. Per lo sport, sia chiaro.
E così, mentre le società sportive locali fanno fatica a comprare i palloni e la manutenzione degli impianti sembra ferma dai tempi di Atene 2004, ecco che i riflettori si accendono per la più luccicante delle icone del nuoto. Ma non si è trattato di dimostrazioni in vasca o tornei tra baby atleti con lei che fa la madrina. No. Qui si parla di glamour, di aneddoti editoriali, e soprattutto di tappeto rosso. Più che una festa dello sport, è sembrata la serata dei David di Donatello con un ospite che nuotava fuori tema. La giustificazione ufficiale è che l’evento doveva “promuove i valori sportivi”. E chi siamo noi per dubitarne? Del resto, chi meglio di una superstar, testimonial di shampoo e reality, per raccontare la fatica quotidiana dei giovani sportivi seregnesi? Magari tra una dedica e una foto filtrata.
Qualcuno ha storto il naso. Ma si sa: i critici, in questi casi, vengono subito bollati come “gufi”, “invidiosi”, o peggio ancora, “gente che non capisce la comunicazione moderna”. Perché oggi, lo sport si fa anche così. Meno panchine, più passerelle. Ma il capolavoro comunicativo è un altro: camuffare l’evento come promozione dello sport. La giunta lo ha chiamato “valorizzazione delle eccellenze”, ma somiglia di più a una operazione d’immagine in stile influencer. Chi ha provato a sollevare dubbi è stato liquidato come nemico del progresso. Perché ormai il Comune ha imparato. Basta un po’ di fumo, un volto noto, una conferenza stampa e zac! Il cittadino medio applaude, convinto di vivere in una metropoli sportiva. Peccato che, tolta la diva, resti solo il conto