Mentre i trader si rassegnano al fatto che un cambio di rotta della Fed non avverrà in tempi relativamente brevi, il dollaro statunitense ha guadagnato forza su diversi mercati finanziari in vista del fine settimana. Il paniere del dollaro americano (DXY) è scambiato ai massimi da un mese, mentre i tassi del Tesoro americano rimangono in rialzo. Con il dollaro americano in rialzo rispetto a un euro fondamentalmente debole, un ulteriore calo di EUR/USD sembra essere la via di minor resistenza.
Le preoccupazioni per l’energia e la forza del dollaro USA fanno scendere l’EUR/USD
L’elettricità tedesca scambiata su base annua a un nuovo record di EUR545/MWH dimostra l’aggravarsi della crisi energetica europea, come già accennato in precedenza. Poiché i costi dell’energia continuano ad aumentare e le interruzioni della catena di approvvigionamento persistono, il governo tedesco ha avvertito che l’economia è in fase di stagnazione e la prognosi è infausta. I dati PPI tedeschi pubblicati oggi hanno mostrato che i prezzi dei beni e dei servizi forniti all’ingrosso hanno raggiunto livelli record, aumentando il pessimismo nell’Eurozona.
Le posizioni nette lunghe in EUR/USD sono aumentate tra i trader al dettaglio, mentre le posizioni nette corte si sono drasticamente ridotte.
Secondo i dati raccolti dai trader al dettaglio, il 67% è net-long, con un rapporto di 2,10 posizioni long per ogni 1 posizione short. Le posizioni nette di trading sono aumentate del 15,11% rispetto a ieri e del 42,76% rispetto alla settimana scorsa, mentre le posizioni nette corte sono diminuite del 10,4% rispetto a ieri e del 27,5% rispetto alla settimana scorsa.
Poiché i trader sono net-long, tendiamo ad adottare una posizione contraria rispetto alla maggioranza e riteniamo che il tasso di cambio EUR/USD possa continuare a scendere. I trader sono ora net-long rispetto a ieri e alla settimana scorsa. L’umore attuale e i movimenti precedenti offrono una maggiore inclinazione al trading contrarian EUR/USD-bearish.
RIAPPARE LA PARITÀ TRA L’EURO E IL DOLLARO AMERICANO
L’EUR/USD è sceso brevemente al di sotto di 1,000 quest’anno, e l’attuale configurazione indica che questo livello sarà nuovamente violato e forse rimarrà al di sotto di 1,000 più a lungo della prima volta. Tutte e tre le medie mobili semplici sono inclinate verso il basso, segnalando un modello negativo nell’azione di prezzo della coppia.
L’indicatore CCI suggerisce che l’EUR/USD è ipervenduto; pertanto, la pressione di acquisto deve tornare prima che la coppia possa scendere. Il primo obiettivo è a 0,99523, ma potrebbe non esserci molto supporto prima dei prossimi obiettivi a 0,9845 e 0,9610. Questi livelli sono stati visti per l’ultima volta nei primi anni ’90.
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