Un funzionario commerciale messicano ha dichiarato che il messico si è sempre impegnato in negoziati franchi e trasparenti con il Canada e gli Stati Uniti per una risoluzione duratura della controversia sulla politica energetica. Questo per raggiungere un accordo valevole per tutta l regione.
Le richieste di Stati Uniti e Canada fanno seguito ad anni di lamentele da parte delle loro imprese, secondo cui Andres Manuel Lopez Obrador, presidente del Messico, starebbe aumentando il il controllo statale sulla produzione di petrolio ed elettricità, in aperto violazione dello USMCA (USMCA).
In un’intervista, Luz Maria De la Mora ha dichiarato: “Sfruttando questa consultazione, sarà possibile stabilire una soluzione reciprocamente soddisfacente attraverso un discorso aperto e produttivo, consentendoci di superare i disaccordi”.
Lopez Obrador, un militante di sinistra, ha dichiarato che non cederà e ha promesso di mantenere una difesa risoluta della sua strategia energetica.
Ha promesso anche di ripristinare la compagnia energetica statale Comision Federal de Electricidad e la compagnia petrolifera Petroleos Mexicanos (Pemex), distrutte a detta dua, dagli ex presidenti per aprire il mercato energetico messicano alle aziende straniere.
Il rappresentante commerciale degli Stati Uniti afferma che il sostegno messicano alle imprese statali ha danneggiato le società americane che operano in Messico.
Secondo De la Mora, il Messico gestisce la politica energetica nello stesso modo in cui gli Stati Uniti gestiscono l’industria automobilistica.
A gennaio, il Canada ha annunciato che il Messico sarebbe finito in tribunale a causa della condotta irrispettoa di quest’ultimo.
De la Mora ha citato gli annunci degli investimenti in Messico da parte del colosso energetico americano Sempra Energy (SRE.N) e del canadese TC Energy.
L’investitore potrà avere garanzie grazie all’accordo, che, a suo avviso, è incredibilmente vantaggioso per l’ambiente imprenditoriale. Secondo le normative USMCA, salvo diverso accordo tra le parti, Messico e Stati Uniti dovrebbero iniziere le discussioni entro 30 giorni dalla richiesta degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti possono chiedere la creazione di un panel di supporto se non saranni in grado di risolvere la questione attraverso dei colloqui entro 75 giorni dalla richiesta.
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