L’Europa è in vendita. Perché il tasso di cambio dollaro-euro è un vantaggio per gli americani

I cittadini devono ora fornire meno dollari in cambio di altre valute, poiché il valore del dollaro è aumentato di oltre il 10% rispetto alle altre valute mondiali dall’inizio dell’anno. Il mese scorso i prezzi sono aumentati al tasso annuale più alto in oltre cinque decenni, con un’inflazione che ha raggiunto il 9,1% rispetto all’anno precedente.

Ad esempio, un euro costa attualmente solo 1 dollaro, contro gli 1,13 dollari dell’inizio dell’anno. In presenza di tanta incertezza sul futuro dell’economia americana, può sembrare illogico che il dollaro sia in crescita.

“Il dollaro americano potrebbe non essere sempre così”. Regna ancora sovrano come valuta di riserva. Molte nazioni conservano i dollari perché li considerano investimenti sicuri. Secondo Foley, “il dollaro ha dei fondamenti propri”. “Una valuta spesso risponde ai fondamentali della nazione a cui appartiene”.

La Federal Reserve ha aumentato rapidamente i tassi di interesse per combattere l’inflazione eccessiva, il che ha aumentato le preoccupazioni che le azioni della Fed possano innescare una recessione. Tuttavia, stanno anche contribuendo ad aumentare il valore del dollaro.

Si teme che la situazione in Europa possa peggiorare, anche se i prezzi della benzina sono leggermente diminuiti rispetto ai massimi storici e il prezzo del petrolio è appena sceso sotto i 100 dollari al barile. La Russia è il principale fornitore di gas del continente e il petrolio è un fattore importante.

Si teme un’imminente recessione, dato che i paesi dell’eurozona sono alle prese con un’inflazione elevata. Tuttavia, i prezzi dell’energia sono il problema principale in Europa.

Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno imposto una serie di sanzioni e limitazioni al petrolio e al gas naturale russo dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. I prezzi sono aumentati e gli europei sono stati particolarmente colpiti. 

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