Altro che attaccante o difensore. Ma quali giocatori a parametro zero che costano poco e rendono molto Per il Monza calcio e l’intera città forse l’esorcista è la figura giusta da ingaggiare. E pensare che a Monza un tempo ce ne era uno molto quotato. Non proprio padre Amorth, ma un suo discepolo. Non si può spiegare altrimenti, in questi giorni, l’alta concentrazione di “sfiga” (non scandalizzatevi, la parola è stata sdoganata pure dall’Accademia della Crusca). Arbitri fin troppo sguerci. Poliziotti ancora più daltonici, ma inflessibili. Non se ne può più. L’ultimo malocchio i 50 daspo arrivati per una scontro (chiamiamolo così), all’Autogrill dalle parti di Firenze.
Alla fine niente punti e tanti stop alle partite per gli appassionati. Infatti i tifosi, in qualsiasi curva che si rispetti da ogni parte del “globo terraqueo” (cit. Giorgia Meloni), sono da sempre quelli che pagano il prezzo più alto delle decisioni sbagliate altrui. Vuoi come è successo sul campo (Atalanta e Milan) per colpa dei fischietti stonati. O più semplicemente perché decimati, non tanto dalle botte degli avversari, ma dai verbali in bianco e nero della Polizia. Decisioni sbagliate, Daspo affrettati seppur tardivi. Se, come diceva Albert Einstein, la coincidenza è il modo di Dio di restare anonimo, Monza dovrebbe essere trasformata in una piccola Lourdes perché di coincidenze se ne sono avverate troppe nell’ultimo mese.
Carletto Mazzone sentenziava a tal proposito: “Dicono che gli errori degli arbitri cor tempo se compensano. Allora dico: fate presto perché io sto quasi per andà in pensione e sto sempre in rosso”.