L’editoriale del direttore Marco Pirola: “Come la canzone: Si muore un po’ per poter vivere…”

L’editoriale del direttore responsabile del Cittadino, Marco Pirola.
Editoriale giornalismo - Image by freepik
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Chissà perché mi viene in mente questo ritornello di una canzone che ha accompagnato la mia giovinezza. La canzone di Caterina Caselli. Arrivederci amore ciao…si muore un po’ per poter vivere. Ma se diamo un’occhiata a quanto succede in città (stavolta Vasco Rossi non c’entra nulla) è così. Un tempo Monza era la città il cui rapporto tra abitanti residenti e scuole cattoliche non aveva pari in Italia. Più della stessa Roma.
In realtà, in buona parte, è ancora così. Un’isola felice in un Paese in cui la scuola è sempre più in difficoltà. Paritaria e non. Ma oggi ci dobbiamo occupare di un’allarme: quello lanciato proprio dalle paritarie. In quattro anni, ne sono scomparse mille su tutto il territorio nazionale. Mille. Una e mezza al giorno. Il dato è allarmante perché, a dispetto di quanto si creda, la questione non riguarda soltanto chi ha scelto di frequentare una scuola cattolica paritaria. Riguarda tutti. Riguarda un numero di giovani che – in assenza di questi istituti – dovrebbero essere assorbititi dall’offerta statale. Stiamo parlando di migliaia di studenti.
È questione già nota quando si parla di scuole d’infanzia e asili nido. Offerta limitata per famiglie che, in assenza dei nonni, non saprebbero come gestire i figli. A Monza la situazione in alcune scuole è drammatica. Alcune sono cadute (gli edifici) nelle grinfie dei costruttori. Altre stanno per capitolare. La battuta che circola all’ombra della sacrestia in Duomo è che al “Mamma Rita non vedono una suora da più di 30 anni”, sa tanto di resa. Nel nostro piccolo abbiamo messo in cantiere iniziative senza fare della “pubblicità pelosa”. Ci crediamo davvero. Proviamoci. Magari assieme…