Gli emittenti di stablecoin, il cui valore è legato alle valute tradizionali, saranno sottoposti a una regolamentazione simile a quella bancaria in base a una bozza di legge presentata dai legislatori senior della Camera degli Stati Uniti, ha dichiarato una fonte che ha familiarità con la questione.

I membri più anziani del Comitato per i Servizi Finanziari della Camera, democratici e repubblicani, hanno quasi completato un progetto di legge che si concentra sulle questioni relative alle stablecoin e che prevede standard ragionevoli in materia di liquidità, capitale e vigilanza, come già avviene per le banche.

Secondo la fonte, la bozza consentirà alle società non bancarie di emettere stablecoin, a condizione che aderiscano alla difficile supervisione, ma vieterà alle società di emettere le loro stablecoin.

Gli emittenti di stablecoins legano le loro valute di valore tradizionale, come il dollaro USA, con l’intento che le valute digitali abbiano una bassa volatilità.

La fonte ha anche detto che la caduta di alto profilo di alcuni importanti emittenti di stablecoin negli ultimi mesi ha portato a un’ulteriore ispezione da parte delle autorità di regolamentazione, preoccupate che i consumatori possano essere danneggiati. Il disegno di legge richiederà inoltre agli emittenti di avere riserve affidabili e sufficienti.

Le misure affrontano un futuro inaffidabile al Congresso. Il sostegno di membri anziani dei partiti raccomanda che possa passare alla Camera, ma il coinvolgimento del Senato è in fase di negoziazione, secondo la fonte. Mancano pochi mesi alle elezioni di midterm negli Stati Uniti, quando i responsabili politici sperano di poter fare una battuta d’arresto.

I portavoce della rappresentante Maxine Water, democratica, e del rappresentante Patrick McHenry, repubblicano, non hanno risposto alle richieste di commento.
Il Tesoro degli Stati Uniti ha chiesto al Congresso di elaborare nuove regole legislative per le stablecoin dopo il rapporto principale di novembre che consigliava al Congresso di lasciare che la supervisione del nuovo prodotto finanziario fosse simile a quella di una banca.