Le criptovalute sono il secondo asset più posseduto dalle donne

Secondo il report di eToro "Retail Investor Beat", le criptovalute sono il secondo asset più posseduto dalle donne dopo la valuta fiat.

Secondo il report di eToro “Retail Investor Beat”, le criptovalute sono il secondo asset più posseduto dalle donne dopo la valuta fiat.

Le criptovalute hanno incontrato molte difficoltà nel 2022 e, ciononostante, l’adozione di questa particolare classe di asset è cresciuta notevolmente tra le donne.

Per essere ancora più precisi, il report mostra come la proprietà degli asset da parte delle donne sia aumentata dal 29% nel terzo trimestre del 2022 al 34% nell’ultimo trimestre del 2022. Quindi, secondo il popolo femminile, investire in criptovalute ha avuto più senso che  investire o possedere asset finanziari tradizionali.

Per giungere a queste conclusioni, il team di eToro ha intervistato quasi 10.000 piccole investitrici in 13 paesi diversi; inoltre il sondaggio ha rilevato che le donne hanno maggiori probabilità di detenere criptovaluta rispetto a persone dell’altro sesso.

Al contrario, infatti, gli uomini hanno aumentato di pochissimo il possesso di criptovalute rispetto alle donne (l’incremento è stato dell’1% nello stesso periodo di tempo).

Quale motivo c’è dietro l’aumento del possesso delle criptovalute da parte delle donne?

Il crescente possesso degli asset da parte delle donne dimostra semplicemente che i mercati finanziari tradizionali non sono riusciti a includerle maggiormente nelle loro dinamiche. Chi è interessato a investire in criptovalute lo fa principalmente per ottenere rendimenti più elevati in un arco di tempo più breve.

Il possesso di criptovalute da parte del mondo femminile è salito al 34% nell’ultimo trimestre del 2022 

Alcuni hanno anche mostrato fiducia e convinzione nel potere della blockchain, ritenuta in grado di rivoluzionare la finanza in futuro. Chi, invece, ha evitato di investire in criptovalute, lo ha fatto perché ha paura a causa dei rischi e della volatilità associati al settore.

C’è chi ha sostenuto inoltre di non aver fatto questo passo a causa dell’ambiguità normativa. Probabilmente, invece, le donne sono più propense al rischio, ed ecco perché hanno investito in questa asset class, nonostante tutte le incertezze del settore.

Un’altra parte della popolazione interessata alla blockchain

I dati rivelano anche che, insieme alle donne che sono pronte ad andare incontro ai rischi e che sono state favorevoli agli asset digitali, anche gli investitori dai 35 ai 54 anni hanno cercato di comprare crypto a un valore conveniente.

In particolare, il report mostra infatti che gli investitori che detengono criptovalute, di età compresa tra 35 e 44 anni e 45 e 54 anni, sono saliti del 5%, il che dimostra che questa fetta di popolazione è quella che ha deciso maggiormente di comprare criptovalute.

Per quanto riguarda le imprese, molte aziende hanno già iniziato a prendere sul serio gli investimenti in criptovalute. Un altro recente report pubblicato dalla società blockchain CasperLabs, in collaborazione con Zogby Analytics, rivela un interesse nell’utilizzo della blockchain soprattutto da parte delle aziende.

L’indagine, che ha interessato oltre 600 responsabili aziendali negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Cina, ha dimostrato come le aziende stiano iniziando a investire nella tecnologia blockchain.

Inoltre, l’87% di queste organizzazioni afferma di aver pianificato di investire nella tecnologia blockchain il prossimo anno: tra le nazioni intervistate, la Cina è quella più incline all’acquisto, visto che più della metà degli intervistati ha mostrato interesse per questa tipologia di investimento.

Bitcoin a $ 21.146 | Fonte: BTCUSD su TradingView 

Fight Out: la nuova crypto preferita dalle donne

Nonostante sia stato lanciato di recente, Fight Out è riuscito a posizionarsi come uno dei progetti di maggiore impatto e ad alto potenziale nel settore del move to earn ed è stato apprezzato in particolare dalle donne.

Il progetto mira a combinare web2 e web3 e ad aiutare tutta la comunità a comprendere il valore del fitness, dandole anche l’opportunità di guadagnare. Fight Out presenta un’ampia varietà di elementi, come un avatar NFT integrato nel metaverso, workout completi di istruzioni, premi e molto altro. Per quanto riguarda l’avatar, in particolare, il suo progresso nel mondo virtuale è legato all’avanzamento dell’utente reale nel suo piano di allenamento personalizzato.

La prevendita del suo token nativo FGHT è attualmente in corso e si sta rivelando un grande successo: in poco tempo, il progetto è infatti riuscito a raccogliere più di 3 milioni di dollari. È molto probabile che Fight Out diventi una delle iniziative più importanti nelle prossime settimane, grazie al suo forte team, alla sua comunità e, soprattutto, alle innovazioni che apporta.

Finora le altre app move to earn premiavano l’utente solo per il fatto di camminare o correre. Fight Out include invece una serie molto più ampia di esercizi fisici.

Inoltre, verrà creata una rete di palestre fisiche dove la comunità potrà ritrovarsi e connettersi. Sono state coinvolte anche star delle MMA che produrranno video esclusivi per i possessori del token FGHT.

I.P.

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