Janet Yellen interviene sulla recessione prima della decisione sui tassi della Fed

Prima dell’attesa riunione del FOMC del 26-27 luglio e dell’annuncio del PIL del terzo trimestre all’inizio di questa settimana, il 24 luglio il Segretario al Tesoro statunitense Yellen ha dichiarato a “Meet the Press” che “c’è un percorso” per evitare la recessione.


Janet Yellen, ex capo della Federal Reserve e 78° Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, ha dichiarato domenica sulla NBC che gli Stati Uniti non stanno attraversando una recessione.
Quando è stato affrontato il tema dell’inflazione, la Yellen ha detto che l’alto tasso di inflazione deve essere affrontato.


Le statistiche PCE di giugno saranno pubblicate venerdì mattina. Si tratta dell’indicatore di inflazione preferito dalla Fed. Si prevede che si attesterà al 4,7% rispetto alla lettura del 4,7% del mese scorso, il che mostrerebbe una certa stabilità ma con livelli di inflazione elevati.


Quando le è stato chiesto di commentare le sue prospettive modestamente ottimistiche alla luce del più recente calo dell’attività economica e dell’aumento delle richieste di disoccupazione, il Segretario del Tesoro ha chiarito che non stava insinuando che una recessione sarebbe stata evitata.


Dopo un calo nel primo trimestre, giovedì il Bureau of Economic Affairs degli Stati Uniti ha pubblicato i dati ufficiali del secondo trimestre. Il Segretario del Tesoro ha affermato che i 375 mila posti di lavoro aggiunti in media ogni mese non indicano una recessione economica. Il Segretario del Tesoro ha riconosciuto il rallentamento dell’economia e il calo della crescita occupazionale.


Ha sottolineato che, almeno per il momento, gli Stati Uniti non stanno vivendo una situazione del genere.


La Yellen ha riconosciuto che storicamente la definizione comune di recessione è quella di due trimestri successivi di contrazione, ma ha sottolineato che la recessione implica un’ampia vulnerabilità dell’economia, in cui tutti i settori sono colpiti, quando le è stato chiesto di rispondere ai preconcetti di un altro numero negativo del PIL.


L’ultimo rapporto sull’IPC ha mostrato che l’inflazione complessiva è ancora vicina ai massimi di 40 anni, oltre il 9%. Ma subito dopo l’annuncio dei tassi del FOMC, mercoledì, avremo l’ultimo tassello di questo puzzle inflazionistico. 

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