L’investimento socialmente responsabile, o investimento etico, è una tendenza in crescita: gli investitori intendono allineare i loro valori con i loro investimenti, cercando anche di ottenere un profitto.
Questo approccio negli investimenti ha costretto le aziende a ripensare le strategie e persino a creare nuovi fondi in linea con l’etica e la morale degli investitori socialmente responsabili a cui si rivolgono. È un quadro che sta rimodellando il panorama degli investimenti tradizionali.
Sebbene i principi dell’investimento etico siano stati applicati al mondo delle criptovalute, l’applicazione non è così semplice come negli investimenti tradizionali. Nel mondo digitale non ci sono aziende produttrici di tabacco, produttori di armi o grandi aziende farmaceutiche da evitare.
Quando si parla di etica e criptovalute, il riferimento che si fa spesso è all’ambiente: pensiamo
al dibattito sull’utilizzo di energia per il mining di bitcoin. La creazione del Bitcoin Mining Council – piattaforma per aziende di mining BTC – è un passo in avanti importante che mostra chiaramente l’intenzione degli addetti ai lavori per far diventare il mining un’attività sempre più ecosostenibile.
È interessante notare che l’efficienza energetica per produrre BTC aumenta di anno in anno: per esempio, si è passati da 19,3 EH per gigawatt dell’ultimo trimestre del 2021 a 22,4 EH dell’ultimo trimestre 2022: un efficientamento del 16%. Il mining di bitcoin, secondo i dati del Bitcoin Mining Council, già oggi viene per il 58,9% da fonti rinnovabili. Ciononostante, non sono mancate le critiche al mining di bitcoin, soprattutto da detrattori e enti regolatori.
Altre domande che gli investitori etici si fanno riguardo alle criptovalute sono: non si dovrebbe considerare Ethereum per la presenza di scam? Dogecoin rappresenta una distrazione dal potenziale positivo delle criptovalute? Il presunto passato poco chiaro di Tether dovrebbe pesare nella scelta degli investitori?
Se un investitore crede che il proprio investimento avrà davvero un impatto positivo sul mondo, allora solo questo dovrebbe prevalere su tutte le altre preoccupazioni. Il mining di bitcoin e gli smart contract di Ethereum potrebbero non essere perfetti, ma gli aspetti positivi superano di gran lunga quelli negativi. Oltre all’aspetto etico degli investimenti in criptovalute non bisogna dimenticare le potenzialità che questa tecnologia ha per migliorare il mondo.
C+Charge, un esempio di investimento che fa bene al pianeta
Per fortuna non sono pochi i progetti crypto che possono avere un impatto concreto sul nostro pianeta. Uno dei più recenti ad essere apparso sul mercato è C+Charge che opera nel settore della ricarica dei veicoli elettrici.
Il progetto si muove su due livelli: sviluppo di un’app e creazione di una rete di stazioni di ricarica, di proprietà o affiliate.
Per quanto riguarda il primo punto, utilizzando l’app i conducenti di veicoli elettrici hanno almeno due vantaggi in cambio della ricarica: ricevono token digitali e crediti di carbonio.
I token digitali sono i Goodness Nature di Flowcarbon (GNT). I crediti di carbonio, disciplinati dal Protocollo di Kyoto del 1992, sono certificati che rappresentano una tonnellata di gas serra eliminata dall’atmosfera grazie alla realizzazione di progetti ecosostenibili come la piantumazione di nuovi alberi.
I crediti di carbonio hanno un costo e finora questo mercato, che vale centinaia di miliardi di dollari l’anno, è stato appannaggio delle grandi aziende. Ora anche i possessori di auto elettriche, col semplice gesto della ricarica, possono riceverli. Questi certificati green non sono solo la prova che si sta aiutando l’ambiente, ma poi potranno essere convertiti in NFT e venduti su vari marketplace.
Per quanto riguarda le stazioni di ricarica, con l’app C+Charge gli automobilisti possono localizzare quelle più vicine. Le stazioni di ricarica con C+Charge diventano come le normali stazioni di benzina dove è possibile sapere in anticipo il prezzo praticato. Adesso, invece, in molti casi l’automobilista sa quanto ha speso solo al termine della ricarica.
Sarà possibile sapere anche il tempo di attesa e ci sarà inoltre maggiore uniformità, poiché lo standard di pagamento sarà lo stesso in tutto il mondo. Attualmente, invece, alcune stazioni fanno pagare per k/wH, altre per k/Wh, ma non tutti sono al corrente del prezzo attuale dell’elettricità, per cui diventa complicato fare calcoli.
Utilizzando la nuova crypto nativa della piattaforma, CCHG, (attualmente in prevendita) ci sarà un vantaggio economico anche per i gestori delle stazioni di ricarica e sarà possibile avere una diagnosi H24 delle colonnine perché eventuali malfunzionamenti verranno segnalati all’istante.
I.P.
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