Il cambio USD/JPY si è ritirato dal nuovo massimo mensile di 139,08, riflettendo il recente calo dei tassi dei Treasury statunitensi. Tuttavia, i dati positivi degli Stati Uniti, come il rapporto sui Non-Farm Payrolls (NFP) di venerdì, potrebbero mantenere il tasso di cambio in attivo.
Il cambio USD/JPY si sta avvicinando ai massimi annuali in attesa del rapporto NFP.
In vista del massimo annuale (139,39), il recente rally dell’USD/JPY mostra segni di esaurimento, poiché la coppia fatica a estendere i massimi e i minimi dell’inizio della settimana. L’RSI sembra invertire la rotta verso il territorio di ipercomprato, riflettendo una dinamica simile.
Tuttavia, la coppia USD/JPY potrebbe registrare dei guadagni se il rapporto NFP mostrasse che l’economia statunitense ha aggiunto 300.000 posti di lavoro ad agosto, come previsto dal consenso. Tali progressi potrebbero convincere la Federal Reserve a mantenere l’attuale approccio alla lotta all’inflazione; il presidente Jerome Powell ha avvertito che la stabilità dei prezzi di ripristino richiederà una politica restrittiva e di mantenimento per un certo periodo.
Pertanto, uno sviluppo positivo potrebbe provocare una reazione rialzista del dollaro USA, in quanto alimenta la speculazione di un altro rialzo dei tassi della Fed di 75 pb, e il tasso di cambio potrebbe continuare a seguire la pendenza positiva della SMA a 50 giorni (135,91), in quanto la Banca del Giappone (BoJ) rimane riluttante ad allontanarsi dal suo ciclo di allentamento.
Con la coppia che si mantiene al di sopra della sua media mobile, USD/JPY potrebbe lanciare un’altra sfida al massimo annuale (139,39). L’orientamento del sentimento al dettaglio sembra continuare, dato che i trader hanno effettuato una netta riduzione del prezzo della coppia per la maggior parte del 2022.
Secondo il sondaggio Client Sentiment di I.G., il 24,40% dei trader è lungo su USD/JPY in questo momento, con un rapporto tra posizioni corte e lunghe di 3,10 a 1. Il numero netto di trader lunghi è stato di 3,10 a 1.
Il numero netto di trader long è diminuito dell’1,97% rispetto a ieri e del 4,18% rispetto alla scorsa settimana, mentre il numero netto di trader short è aumentato del 3,53% rispetto a ieri e del 6,95% rispetto alla scorsa settimana. Mentre la coppia USD/JPY si ritira da un nuovo massimo mensile (139,08), la percentuale di trader lunghi si è ridotta rispetto al 30,42% registrato una settimana fa.
Di conseguenza, la coppia USD/JPY potrebbe attraversare un periodo di consolidamento prima del rapporto NFP, poiché non è stata in grado di estendere la sua recente serie di massimi e minimi. Tuttavia, la coppia sembra ancora seguire la pendenza positiva della SMA a 50 giorni, quindi potremmo assistere a ulteriori tentativi di testare il massimo annuale (139,39) a breve (135,91).
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