In una lettera pubblica pubblicata martedì, il deputato statunitense Tom Emmer ha sollecitato l’OFAC del Dipartimento del Tesoro a chiarire la sua approvazione della Tornado Cash.

Tornado Cash è stata inserita nell’elenco del Dipartimento del Tesoro dei cittadini specificamente presi di mira dopo le accuse di aver assistito la cellula di criminalità informatica Lazarus della Corea del Nord nel riciclaggio di milioni di dollari di guadagni in criptovaluta rubati da numerose imprese di criptovaluta negli ultimi due anni.

Nella sua lettera di martedì, Emmer ha affermato che queste sanzioni appaiono come una “disconnessione dalla prassi esistente dell’OFAC”, poiché alcuni degli indirizzi inclusi erano legati a contratti intelligenti e a tecnologie open-source anziché a persone o società.

Nella lettera, ha dichiarato che le sanzioni imposte al sistema operativo di anonimizzazione delle valute digitali Tornado Cash in conformità con [una direttiva esecutiva] sono le prime imposte a qualcosa che non sia una persona o un’istituzione definita “responsabile o collusa in” azioni criminali informatiche che mettono in pericolo la sicurezza pubblica, gli affari esteri, la forza finanziaria o la stabilità economica degli Stati Uniti.

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Emmer ha posto all’OFAC numerose domande, come ad esempio quale istituzione l’OFAC ritiene che abbia imposto restrizioni sugli accordi blockchain di Tornado Cash, come i consumatori statunitensi possano riprendersi i fondi attualmente vincolati nel mixer, cosa dovrebbero fare gli individui che ottengono i fondi, e se le finanze intrappolate in Tornado Cash “attraverso qualche metodo o finzione legale” appartengano a un’organizzazione nella classifica SDN o al partecipante che ha inserito le finanze nel mixer, e alcune altre persone.

Emmer ha chiesto, cosa forse più pertinente per il settore delle criptovalute, come i conti di Tornado Cash possano contestare la loro classificazione, visto che non sono né persone né aziende.

La sua dichiarazione riflette il sentimento del settore delle criptovalute in generale, che vede le sanzioni come una grande fonte di preoccupazione. Coin Center, un istituto di ricerca sulle criptovalute, ha promesso di fare causa al Dipartimento del Tesoro, contestando il fatto che un contratto intelligente automatizzato e funzionante possa essere incluso nella lista di blocco.