I prezzi del greggio negli Stati Uniti, per la prima volta, si sono stabilizzati al di sotto dei 95 dollari al barile con scambi instabili, dopo che l’UE ha affermato che consentirà alle società statali russe di esportare petrolio verso paesi terzi in base all’adeguamento delle sanzioni confermato dagli Stati membri.
Il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) si è attestato in ribasso di 1,65 dollari a 94,70 dollari al barile, mentre i future sul greggio Brent sono scesi di 66 centesimi a 103,20 dollari o 0,6%.
Il WTI ha chiuso sotto per il terzo giorno consecutivo, colpito nelle ultime due sessioni dopo che i dati hanno mostrato che la domanda di benzina negli Stati Uniti era crollata di circa l’8% rispetto all’anno precedente a metà dell’alta stagione di guida estiva, colpita dai prezzi record.
D’altra parte, le indicazioni di forte domanda in Asia hanno sostenuto il tasso obiettivo del Brent, attestandosi al di sopra per la prima volta nelle ultime sei settimane.
Il trading di azioni petrolifere è stato instabile nelle ultime settimane, perché i trader stanno cercando di capire come l’aumenti dei tassi influirà sullaa domanda, vista anche la scarsa offerta dei barili in Russia.
A causa delle pressioni sugli accordi entrati in vigore con la Russia, i pagamenti relativi agli acquisti di greggio marittimo da parte delle società dell’Unione europea, non sarebbero stati vietati.
L’annuncio dell’Unione Europea è arrivato quando il governatore della Banca centrale russa ha dichiarato che non avrebbe fornito greggio ai paesi che avessero scelto di applicare un limite ai prezzi del petrolio, ma invece si sarebbe orientato verso paesi meno ostili.
Il vicepresidente senior del trading presso la finanziaria BOK, Dennis Kissler, ha affermato che cresce la percezione che l’Unione Europea e gli Stati Uniti imporranno limiti al prezzo del petrolio russo entro la fine di quest’anno.
Lo stesso ha aggiunto che la storia ha già dimostrato che le limitazioni governative sui prezzi delle materie prime hanno un effetto di breve durata.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.