Il governo cinese ha bloccato le spedizioni a uno stabilimento di Taiwan che assembla iPhone

Nikkei riporta un’ulteriore ritorsione del Partito Comunista Cinese nei confronti di Taiwan. Gli agenti doganali cinesi hanno bloccato le spedizioni destinate all’impianto di Pegatron, produttore di iPhone, in Cina, un giorno dopo che il massimo dirigente dell’azienda aveva parlato con la presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Taipei, un incontro che Pechino ha criticato duramente.

Giovedì gli agenti doganali hanno esaminato i pacchi diretti alla fabbrica di Suzhou della Pegatron, che produce una varietà di beni per clienti americani, tra cui Microsoft e Tesla, per determinare se avessero violato una restrizione che vieta l’uso delle frasi “Taiwan” o “Repubblica di Cina” sui cartoni di spedizione.

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La Cina ha dato prova di belligeranza inviando missili su Taiwan e chiudendo i passaggi marittimi e aerei vicino all’isola. La Cina è contraria alla visita di funzionari democraticamente eletti di altri Paesi a Taiwan.

Alcuni parlamentari hanno avvertito che la Cina sta cercando attivamente di impedire ai turisti britannici di visitare Taiwan.

La Cina ha lanciato missili balistici verso Taiwan e alcuni sono atterrati in Giappone.

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